Il Museo Platina di Piadena tra le venti new entry del circuito Milano Lombardia
Il Museo Civico di Piadena, come si legge sul sito dell’istituzione, fu fondato il 3 maggio del 1957 e venne chiamato "Antiquarium Platina" in onore di Bartolomeo Sacchi, detto il Platina, celebre umanista piadenese.
PIADENA – C’è anche Piadena all’interno del circuito museale di Abbonamento Musei Lombardia Milano: una geografia della cultura che si allarga, dato che la tessera permette ora, con queste new entry, di accedere liberamente e ogni volta che lo si desidera, per 365 giorni dalla data di acquisto, a 146 siti culturali aderenti di tutta la Lombardia tra musei, siti archeologici, ville, giardini e castelli, collezioni permanenti e mostre temporanee.
Sono 20 le nuove istituzioni culturali che hanno aderito al circuito di Abbonamento Musei sul territorio lombardo, contribuendo in questo modo ad aggiungere un nuovo e importante tassello nel completamento della rete di siti culturali convenzionati e nel radicamento territoriale del progetto che conta a oggi oltre 23.400 tessere attive circolanti, una cifra importante se unita a quella delle 224.000 presenze generate dai possessori della tessera dall’avvio del progetto.
Piadena è l’unico sito entrato a fare parte del circuito in provincia di Cremona: lo fa grazie al Civico Museo Archeologico Platina a Piadena, che negli ultimi anni, come noto, ha visto una impennata nella riqualificazione e pure nell’articolazione delle varie stanze, consentendo una fruibilità maggiore al turista. Contiene reperti rinvenuti in loco, senza dimenticare il sito palafitticolo dei Lagazzi in zona Vho, ad esempio, o rinvenuti negli scavi della vicina Bedriacum, ossia Calvatone, grazie ai quali viene ricostruita l’evoluzione degli insediamenti umani sul territorio.
Il Museo Civico di Piadena, come si legge sul sito dell’istituzione, fu fondato il 3 maggio 1957 e venne chiamato “Antiquarium Platina” in onore di Bartolomeo Sacchi, detto il Platina, celebre umanista piadenese. Venne però inaugurato tre anni dopo, il 20 ottobre 1960, vivendo poi varie trasformazioni, la più importante delle quali molto recente, nel 2011, quando iniziò un processo lungo che portò ad ampliare la sede storica attraverso il recupero di un edificio della fine del XIX secolo prospiciente la centrale piazza Garibaldi e il suo collegamento coll’edificio del comune. Un’operazione avvenuta grazie al contributo della Fondazione Miryam e Pierluigi Vacchelli. Recente anche l’aggiunta di una sezione protostorica, che va dall’Età del Bronzo fino alla Romanizzazione. Oggi, con l’ingresso nel circuito museale Lombardia Milano, il Museo Platina può vivere un ulteriore salto di qualità, essendo questo circuito in particolare un grande strumento di marketing territoriale.
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