"Legionella, dopo la
nostra richiesta il sindaco
Renoldi se ne lava le mani"
Signor direttore,
la mattina del 12 settembre, come Lista “San Martino Unito” abbiamo depositato la richiesta al sindaco perché assuma misure di prevenzione sanitaria. Stiamo assistendo all’acuirsi della infezione polmonare denominata Legionellosi, prodotta dal batterio legionella, che si annida in acque sorgive, fiumi, fanghi e da qui raggiunge condotte e impianti idrici, come fontane, piscine e tubature delle abitazioni. A rischio anche gli impianti di ventilazione degli edifici perché, se i filtri non sono puliti, possono trasformarsi in ricettacoli di batteri e muffe, che vengono immessi nell’ambiente.
I più esposti alla malattia e a rischio di decesso sono gli anziani, gli assidui della sigaretta, chi soffre di patologie croniche e immunodeficienza. San Martino dall’Argine, per fortuna, non è colpito dalla Legionellosi ma, visto che il problema si è prima manifestato al centro della Lombardia, ora nell’Alto Mantovano, ma anche a Torino e in Umbria, abbiamo chiesto di attivare campionamenti sulla rete idrica, le fontanelle pubbliche, serbatoi di acqua e nelle case private. Abbiamo inoltre sollecitato e il Comune perché si faccia parte attiva nell’invitare i cittadini a provvedere alla manutenzione dei punti di emissione dell’acqua dei rubinetti nelle abitazioni con la sostituzione dei filtri e la sanificazione dei propri impianti idrici.
Per tutta risposta il sindaco, un’ora dopo il deposito della nostra richiesta, ha pubblicato su Facebook l’avviso dell’Ats Val Padana alla popolazione dei comuni dell’Alto Mantovano con cui fornisce alcune indicazioni contro i rischi di diffusione della Legionellosi. Tutto qui. Una bella lavata di mani in un momento in cui sarebbe opportuno un minimo di analisi preventiva alle fontane pubbliche, all’acqua delle scuole e una verifica a campione sulle abitazioni private posto che sono dotate di impianti vecchi di decenni e molte pescano ancora direttamente dalla falda.