Cronaca

Mezzano Rondani, al via la demolizione di quel che resta della stazione sulla Parma-Brescia

Le ruspe sono entrate in azione in un momento storico in cui, a causa della chiusura del ponte stradale sul Po tra Colorno e Casalmaggiore, molte persone sono tornate a prendere il treno.

MEZZANO RONDANI – È iniziato l’intervento di demolizione della stazione-rudere di Mezzano Rondani lungo la linea ferroviaria Parma-Brescia. Ruspe ed operai sono entrati in azione nella notte abbattendo una prima parte del caseggiato fatiscente. Si lavora nel corso della notte per evitare di interrompere il passaggio dei treni della linea, per altro già ben nota per i continui ritardi e le frequenti soppressioni che le sono valse un posto nella classifica Pendolaria sulle dieci peggiori ferrovie italiane.

L’intervento, disposto da Rete Ferroviaria Italiana, ha un importo di 199mila euro e, secondo quanto riportato nei cartelli informativi del cantiere, avrà una durata di trenta giorni. Prima di dare inizio alle operazioni di demolizione si è salvaguardato, come da accordi con la Soprintendenza per i beni architettonici di Parma e Piacenza, il fregio storico di Casa Savoia, rimosso da una delle pareti della vecchia abitazione del casellante. Lo stato di degrado della stazione di Mezzano Rondani – in passato utilizzata anche come rifugio da senzatetto – è stato segnalato più volte, fin dal 2009, dall’ex consigliere comunale Giuseppe Sicuri ed anche il Comune di Colorno, come conferma il sindaco Michela Canova, ha più volte chiesto ad Rfi di intervenire per mettere in sicurezza l’intera area.

Ora, finalmente, le ruspe sono entrate in azione in un momento storico in cui, a causa della chiusura del ponte stradale sul Po tra Colorno e Casalmaggiore, molte persone sono tornate a prendere il treno. Nonostante la presenza del cantiere, la pensilina è attualmente accessibile per i pendolari.

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