Cronaca

Punto Nascite, venerdì parte ricorso al Tar. Lo segue l'avvocato Rizzo, 21 i comuni aderenti

Il ricorso contiene anche la richiesta di sospensiva che, come per Piario, sarà il primo punto a essere discusso, mentre nel merito del documento si entrerà successivamente: è però probabile che la risposta arrivi nella prima metà di novembre.

CASALMAGGIORE – Ci siamo: il ricorso al Tar contro la chiusura del Punto Nascite dell’ospedale Oglio Po venerdì mattina sarà in viaggio. Partirà da Cremona, per la precisione, dallo studio dell’avvocato Antonino Rizzo, amministrativista molto noto e stimato nell’ambiente, che tutti i comuni interessati dal ricorso hanno scelto per provare a vincere questa battaglia, quella finale per salvare il Punto Nascite.

Sono 21 i comuni che hanno deciso di partecipare, un numero buono, tenendo conto del totale di 30 e del fatto che i comuni che non hanno partecipato e mancano all’appello sono quelli che, per distanza e collocazione geografica, gravitano in una zona vicina o a Mantova o a Cremona, e ai rispettivi ospedali. Per il Casalasco prendono parte al ricorso Casalmaggiore, Solarolo Rainerio, Piadena, Drizzona, Torricella del Pizzo, Gussola, Martignana di Po, Casteldidone, Spineda, San Giovanni in Croce, San Martino del Lago, Rivarolo del Re; per la zona mantovana dell’Oglio Po, invece, abbiamo Viadana, Bozzolo, San Martino dall’Argine, Commessaggio, Sabbioneta, Rivarolo Mantovano, Dosolo, Pomponesco e Gazzuolo.

Nella giornata di giovedì è toccato al sindaco di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni fare il giro – fisicamente si intende – dei comuni che ancora non avevano spedito delibera e determina, la prima necessaria per aderire al ricorso, la seconda invece per assegnare l’incarico all’avvocato prescelto, per ritirare la documentazione e così avere tutte le carte in regola per poter fare partire il ricorso: la scadenza ultima era fissata il 23 ottobre, ossia 60 giorni dopo il 23 luglio, data della delibera regionale di chiusura (escludendo il mese di agosto che non va conteggiato nei termini).

Sul contenuto del ricorso stesso, ovviamente, nessuno si sbilancia anche per motivi di opportunità, dato che nessun appiglio si vuole dare agli avvocati di Regione Lombardia per controbattere poi in sede di discussione. Si sa, ma questo era abbastanza ovvio sin da principio, che uno dei punti cardine del ricorso verterà attorno all’errore contenuto nella richiesta di deroga inviata dal Pirellone al Ministero della Sanità in merito a chilometri e distanze che separano Casalmaggiore dagli altri Punti Nascite lombardi più vicini (Cremona era stata stimata a 20 minuti d’auto, in realtà occorre almeno il doppio del tempo in condizioni meteo ottimali).

Il ricorso contiene anche la richiesta di sospensiva che, come per Piario, sarà il primo punto a essere discusso, mentre nel merito del documento si entrerà successivamente: è però probabile che la risposta arrivi tra la prima e la seconda settimana di novembre. Dunque nel mentre il Punto Nascite potrebbe chiudere, dato che la data di stop al reparto dovrebbe cadere il 31 ottobre. Pure qui, però, si tratta di un’ipotesi che non ha avuto, al momento, conferme ufficiali dalla Regione. Insomma, come sempre, a parlare saranno i fatti. Sperando che stavolta, essendovi un ricorso in ballo, contino anche le parole.

Giovanni Gardani

 

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...