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La sagra di cotechino e blisgòn trasloca all'oratorio Maffei: così la Fiera di San Carlo ha due cuori

Intanto dal parroco l’invito a soddisfare la fame, ma anche a coltivare lo spirito. "Allestiremo proprio in piazza Marini una piccola tenda, dove sarà possibile, durante tutto il periodo della fiera, sostare in adorazione". GUARDA IL SERVIZIO DEL TG DI CREMONA 1

CASALMAGGIORE – Una svolta epocale: per certi versi potremmo definirla così. Quest’anno, per la Fiera di San Carlo che prende il via il 1° novembre a Casalmaggiore, la sagra del cotechino e del blisgòn, il tortello di zucca casalasco, trasloca e si terrà nei locali esterni, ma sempre sotto tensostruttura appositamente montata, dell’oratorio Maffei di Casalmaggiore.

Da tempo immemore, praticamente da sempre, la sagra di teneva nel cortile dell’ex Turati, che però in queste settimane è oggetto di lavori di riqualificazione in vista dell’allestimento dei nuovi uffici Asl vicini a piazza Garibaldi. In questo senso la Pro Loco ha colto la palla al balzo, valutando varie possibili zone in cui ospitare la sagra culinaria – che quest’anno vedrà come chef Luca Bosoni, altra new entry – e optando per l’oratorio in piazza Marini. “Lo facciamo per due motivi – ha spiegato Marco Vallari, presidente della Pro Loco casalese – : da un lato abbiamo la comodità logistica del parcheggio, dato che l’oratorio mette a disposizione il campo da calcio in quei giorni con diversi posti auto ricavati; dall’altro riusciamo a rendere un po’ più centrale, anche mediante una nuova disposizione degli stand, una zona della fiera – quella artigianale e che alle origini di questa festa era il vero traino – solitamente più periferica rispetto alla piazza”.

Possiamo dire allora che la Fiera di San Carlo quest’anno avrà due cuori, uno in piazza Garibaldi e uno in piazza Marini. E anche due stomaci, già che ci siamo… Il grazie sentito è andato al parroco di Casalmaggiore don Claudio Rubagotti, che già aveva dimostrato di gradire la sagra e che ha acconsentito ad ospitare nel cortile esterno dell’oratorio la sagra mangereccia. Intanto sempre dal parroco l’invito a soddisfare la fame, ma anche – con una iniziativa collaterale – a coltivare lo spirito. “Allestiremo proprio in piazza Marini una piccola tenda, dove sarà possibile, durante tutto il periodo della fiera, sostare in adorazione. Una novità che speriamo raccolga risposte tra i fedeli e i cristiani, per non pensare soltanto al divertimento o al cibo” spiega il sacerdote.

Giovanni Gardani

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