Cronaca

L'architetto Matteo Dondé in città, alle 15 incontro con i commercianti

Verde, ma anche spazi ripensati, passaggi pedonali rialzati e quant'altro serva per fare della piazza Garibaldi una piazza piacevole in tutto il tempo dell'anno e soprattutto una piazza più sicura

In foto: l'architetto Matteo Dondé con il sindaco Filippo Bongiovanni (foto di repertorio)

CASALMAGGIORE – Arriverà questa mattina, su invito del comitato Slow Town, e si intratterà sino al pomeriggio inoltrato. L’architetto Matteo Dondé, tra i maggiori esperti italiani ed europei di mobilità dolce e sostenibile verrà in città.

“Credo sia una opportunità da sfruttare – spiega il comitato Slow Town – per rigenerare Casalmaggiore. Per i commercianti l’appuntamento è alle 15 per un breve scambio di idee e proposte per il 2019. Stiamo lavorando ad una nuova sperimentazione da fare nel centro storico. Alle 16 analizzeremo il progetto su via Baldesio e le possibili evoluzioni su tutta la città con l’introduzione di verde pubblico e moderazione della velocità dei veicoli, strade sempre aperte alle auto, anche nei week end, anche in piazza Garibaldi, ma a velocità moderata per riportare sicurezza e soprattutto pedoni e ciclisti nelle vie e nelle piazze”.

L’idea – sposata da alcuni dei commercianti della piazza – è quella di elaborare una progettazione per piazza Garibaldi da realizzare, così come fu per quella di via Baldesio, nel corso della città dei bambini 2019, che l’anno prossimo si svolgerà probabilmente a partire dal 10 maggio. Zona 20, rigenerazione e verde urbano in una piazza sempre più svuotata e povera.

Naturalmente prima di partire il comitato ha cercato l’appoggio dei commercianti, trovando un’ottima sponda nella tabaccheria Anversa e nel negozio di abbigliamento Guareschi. Gli altri contatti, a cura degli stessi commercianti, sono in corso, ma l’idea di una piazza più vivibile sta raccogliendo consensi. Nel corso dell’incontro delle 15 – chiamato ‘Casalmaggiore 2030 – la città delle persone’ sarà proprio questa sperimentazione e la possibilità, nei prossimi anni, di mettere mano a tutte le vie che partono dal centro, alla viabilità inserendo le più moderne tecniche di moderazione del traffico e della velocità. Via Favagrossa, ma anche via Cairoli, via Cavour, via Porzio, insieme a piazza Turati. Una rivoluzione complessiva, almeno nella fase iniziale su carta, da proporre alle amministrazioni, la presente e la ventura, sia la stessa o cambi a giugno.

Verde, ma anche spazi ripensati, passaggi pedonali rialzati e quant’altro serva per fare della piazza Garibaldi una piazza piacevole in tutto il tempo dell’anno e soprattutto una piazza più sicura e a misura d’uomo. Di questa ‘rivoluzione’ saranno protagonisti i commercianti. “Ci sono tanti bandi, regionali, nazionali o europei, pubblici o privati legati alla mobilità dolce, alle città slow. Con via Baldesio si è dimostrato che l’accesso ai finanziamenti non è il pensiero di un gruppo di folli, ma una realtà concreta alla quale bisogna guardare anche in futuro”.

Una rivoluzione? Forse. Di certo una novità nell’asfittico panorama della mobilità e della rigenerazione urbana locale.

Nazzareno Condina

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