Le luci all'albero, il presepe e tanta semplicità: così Viadana riempie il suo Natale
"Come amministrazione, nonostante la sempre maggiore difficoltà nel reperire risorse, ci siamo impegnati a destinare risorse (per più di 7.000 euro) per abbellire il centro con le luminarie e l’albero" ha ricordato l'assessore Piccinini. FOTOGALLERY

VIADANA – “Le cose semplici sono quelle che riescono meglio”: così l’assessore agli Eventi del comune di Viadana Massimo Piccinini sintetizza l’apertura delle festività natalizie sabato 8 dicembre in piazza Manzoni a Viadana. L’accensione dell’albero, la benedizione del presepe ad opera di don Antonio Censori, parroco di Viadana, il vin brulè con le castagne offerti dalla Croce Verde di Viadana e l’esibizione della scuola di musica locale “Lodovico Grossi” con i tamburini e ancora il concerto dei Babbi Natale, giovanissimi e meno giovani. Senza dimenticare l’appoggio di Confcommercio e Pro Loco, ricordate nel discorso di Piccinini che ha sostituito, fascia tricolore al petto, il sindaco Giovanni Cavatorta impegnato a Roma: il risultato di questo mix è stato quello di portare tantissima gente in centro.
“Anche quest’anno Viadana vuole onorare degnamente il Santo Natale che prima di tutto è momento religioso e tradizionale della nostra terra – ha voluto sottolineare Piccinini – . Come amministrazione comunale, nonostante la sempre maggiore difficoltà nel reperire risorse, visto l’aumento delle spese sociali e di assistenza ai minori, agli anziani e ai soggetti con bisogni (siamo convinti che anche e soprattutto questa sia un’opera meritoria di aiuto alle fasce deboli della nostra comunità locale), ci siamo impegnati a destinare risorse (per più di 7.000 euro) per abbellire il centro con le luminarie e l’albero. Sottolineo inoltre l’allestimento del presepe sotto il municipio grazie ai nostri operai, guidati dal bravissimo Antonio Errico che ringraziamo, e il posizionamento degli alberelli nelle frazioni. Vogliamo infatti dare un segno tangibile del Natale in ogni nostro centro abitato, perché per noi hanno tutti pari dignità”. Insomma, una bella festa comunitaria per aprire uno dei periodi senza dubbio più sentiti dell’anno.
G.G.