Salute

Malati cronici, Pd e M5S criticano Gallera: "Piani assistenziali individuali un fallimento"

In provincia di Cremona i pazienti che hanno sottoscritto un PAI sono solo 9479 su 117591 cronici, pari all’8,1%. "La Regione sui cronici ha fallito e i numeri lo testimoniano, nonostante l'investimento di 231 milioni di euro".

MILANO – La presa in carico dei pazienti cronici, fortemente voluta dalla giunta regionale, è un grande fallimento. Così la pensa il Partito Democratico in Regione. “Dopo più di un anno dal coinvolgimento dei pazienti potenzialmente interessati sono 215.455 i “piani assistenziali individuali” (PAI) ad oggi sottoscritti: significa che solo il 7,1% dei circa 3 milioni di cittadini a cui è stata inviata, a gennaio 2018, la lettera con cui la Regione li invitava ad aderire alla nuova forma di presa in carico da parte del sistema sanitario regionale, ha scelto questo nuovo percorso. È quanto si desume dai dati forniti oggi dall’assessore al Welfare Giulio Gallera in commissione sanità, aggiornati al 12 febbraio” sostiene il consigliere Matteo Piloni.

In provincia di Cremona i pazienti che hanno sottoscritto un PAI sono solo 9479 su 117591 cronici, pari all’8,1%. “La Regione sui cronici ha fallito e i numeri lo testimoniano, nonostante l’investimento di 231 milioni di euro – dichiara Matteo Piloni -. Il nuovo percorso non piace ai medici nemmeno con le nuove regole con cui la giunta ha cercato di correre ai ripari, tanto che i numeri di adesione sono rimasti invariati da giugno dello scorso anno ad oggi. Ancora meno sono convinti i cittadini che evidentemente non ritengono di affidarsi a un solo gestore per la cura della propria patologia. La Lombardia sta perdendo tempo inseguendo una riforma sanitaria che dopo tre anni e mezzo non sta dando i risultati annunciati: nulla di fatto per la medicina territoriale, non ci sono ancora quei presidi ospedalieri territoriali dove i cittadini avrebbero dovuto ricevere cure primarie e specialistica ambulatoriale. I lombardi si devono accontentare di trovare il loro medico di base poche ore al giorno per cinque giorni la settimana e sono quindi spesso costretti a rivolgersi ai pronto soccorso o alla guardia medica. Intanto, molte altre regioni che investono da tempo sulla medicina del territorio hanno luoghi distribuiti capillarmente, dove i medici sono presenti sette giorni su sette per parecchie ore al giorno, ed è li dove anche i pazienti cronici trovano tutte le cure di cui hanno bisogno”.

Anche il Movimento 5 Stelle interviene con toni duri. “Emerge chiaramente il fallimento, nei numeri, della riforma presentata a fine 2017. Smentite tutte le previsioni fatte durante la presentazione dell’accordo con i medici di medicina generale quando l’obiettivo dichiarato dall’Assessore era quello di raggiungere una media di 1000 Piani di Assistenza Individuale(PAI) al giorno. Obiettivo quasi impossibile da raggiungere visto che oggi, a pieno regime, l’incremento medio si assesta a soli 160 PAI/giorno” spiega il consigliere 5 Stelle Andrea Fiasconaro.

Sempre secondo Fiasconaro: “La realtà è che la gestione dei pazienti cronici è un flop totale e va cambiata immediatamente. Il trend è in caduta libera. Il sistema lombardo di presa in carico tramite l’invio di lettere è stato un enorme spreco di denaro pubblico visto che attualmente solo il 10,15% ha aderito al percorso. In provincia di Mantova le cose non vanno certo meglio; anche se il 79% dei medici di medicina generale dell’ATS Valpadana ha aderito al progetto la percentuale esigua di malati cronici presi in carico rimane il linea con il dato regionale e si attesta solo al 9,67%”.

“Sono convinto che il tema della presa in carico dei malati – conclude Fiasconaro – possa essere migliorato. Per migliorare la riforma si dovrebbe accelerare la costituzione dei PreSST  in modo da costruire percorsi territoriali integrati ed efficienti per i pazienti, e istituire figure specialistiche come ad esempio l’infermiere di famiglia: nostra proposta che attualmente è in discussione in commissione sanità e che ci auguriamo venga approvata al più presto”.

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