Si fingevano carabinieri per rapinare ville: banda arrestata, colpi anche a Soncino e Viadana
Più consistente il colpo avvenuto nel capannone di Viadana, decine di migliaia di euro. Ai sette, che ora si trovano in carcere in attesa degli interrogatori di garanzia, è stata contestata l’associazione a delinquere finalizzata ai furti in appartamento.
Arrestata a Cuneo una banda rapinatori specializzati nel depredare ville e capannoni in varie zone del nord Italia, tra cui Soncino (furto in villa) e Viadana (in un capannone). Gli arresti sono avvenuti a seguito di un’azione investigativa che andava avanti da mesi da parte della Questura e dei Carabinieri del Nucleo investigativo del capoluogo piemontese, i cui dettagli verranno illustrati in una prossima conferenza stampa.
Alcuni particolari però sono già emersi e riguardano le modalità con cui i ladri – sette italiani di origine Sinti – riuscivano a portare a termine di colpi: secondo quanto riporta il quotidiano La Stampa, se i malviventi venivano sorpresi dai proprietari, fingevano di essere carabinieri o finanzieri, travestendosi con finte pettorine e cappelli, e dicevano di essere giunti sul posto per catturare i ladri. Veniva persino simulato l’ammanettamento di uno di loro e tra il materiale sequestrato c’è anche un’auto utilizzata per la fuga, attrezzata con un dispositivo sul cruscotto che consentiva di cambiare la targa, proprio come nei film di James Bond.
Da quanto si apprende, il colpo nella villa di Soncino è avvenuto lo scorso gennaio, e aveva fruttato 5mila euro. Proprio il 21 gennaio era stato vittima di una rapina col Taser il noto imprenditore del ferro Ugo Vanoli, nella sua abitazione del paese sull’Oglio. Più consistente il colpo avvenuto nel capannone di Viadana, decine di migliaia di euro. Ai sette, che ora si trovano in carcere in attesa degli interrogatori di garanzia, è stata contestata l’associazione a delinquere finalizzata ai furti in appartamento.
A Cuneo avevano colpito a inizio settembre: durante una sagra avevano rubato le chiavi di casa e i libretti con gli indirizzi nelle auto parcheggiate, colpendo così indisturbati all’interno di queste abitazioni. In un caso avevano strappato una collana d’oro dal collo di un’anziana immobilizzata a letto. Dovranno poi rispondere di altri furti avvenuti in Piemonte e fuori regione, come appunto sul cremonese e mantovano.
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