Caldo torrido (e altri problemi): alla casa di riposo Busi arrivano Nas e Guardia di Finanza
Quel che è certo è che la visita è stata effettuata nella mattinata di lunedì e, almeno per quel che concerne i Nas, si è concentrata proprio sul discorso legato al malfunzionamento dell’impianto di condizionamento.
CASALMAGGIORE – Era stato uno dei temi caldi della campagna elettorale. E aveva fatto parlare – per la verità in una parentesi abbastanza ridotta nei tempi e pure pacata nei modi – nel primo consiglio comunale del secondo mandato Bongiovanni, dopo la visita della minoranza che aveva verificato le condizioni della struttura e, nello specifico, dell’impianto di condizionamento guasto. Temperature che avrebbero oscillato tra i 35 e i 40° e alcuni ospiti che avrebbero accusato malori.
La Casa di Riposo Busi di Casalmaggiore torna al centro delle cronache cittadine e, dopo le polemiche politiche, questa volta lo fa dalle pagine di cronaca, appunto: perché dopo gli esposti delle scorse settimane, lunedì mattina nella struttura di via Formis sono arrivati i Nas e pure gli uomini della Guardia di Finanza. Difficile indagare oltre, perché gli eventuali risvolti e i sicuri controlli effettuati daranno risposte e qualche indicazione in più nei giorni e nelle settimane a venire.
Ma quel che è certo è che la visita è stata effettuata nella mattinata di lunedì e, almeno per quel che concerne i Nas, si è concentrata proprio sul discorso legato al malfunzionamento dell’impianto di condizionamento. Non un problema trascurabile, tenendo conto degli ospiti naturalmente anziani che si trovano a vivere nella casa di riposo e che dunque hanno dovuto fronteggiare un disagio protrattosi nel tempo. Diverse le segnalazioni emerse negli ultimi giorni, che fanno il paio con quelle rimarcate già l’anno scorso nello stesso periodo e più o meno per lo stesso disguido: il caldo torrido di questi giorni ha preoccupato i parenti degli ospiti e reso il lavoro meno semplice anche agli operatori che al Busi lavorano nel quotidiano.
I Nas, in particolare, avrebbero raccolto dati legati alle temperature registrate all’interno della struttura, per verificare se le stesse fossero consone al luogo e per certificare se sia stato fatto tutto il possibile per garantire il benessere degli ospiti. Qualcuno dei presenti, tra i parenti, avrebbe minacciato ad alta voce di non pagare la retta per il mese a venire, confermando il clima tutt’altro che rilassato vissuto all’interno della Casa di Riposo. Dove il Cda è più volte finito nel mirino e dove, non bastassero le polemiche dei mesi scorsi, adesso pure le ispezioni potrebbero aprire un nuovo capitolo.
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