Villa Medici, firma rivoluzionaria: è la prima dimora lombarda nel Circuito Castelli del Ducato
“Siamo felici di essere stati messi sotto esame e di avere superato il giudizio, non scontato - ha detto Asinari -. Per noi è un punto fermo, anzi un punto e virgola, perché già siamo pronti a ripartire”.
SAN GIOVANNI IN CROCE – Là dove poco più di cinque anni fa non c’era praticamente nulla, se non la speranza di un recupero, adesso sorge la prima dimora signorile capace di entrare per la Lombardia nel Circuito dei Castelli del Ducato di Parma e Piacenza. Una promozione non banale, come ha spiegato il sindaco di San Giovanni in Croce Pierguido Asinari. “Non era facile entrare, perché lo standard qualitativo richiesto è davvero altissimo: siamo contenti di avercela fatta”.
Martedì mattina alle 11.30 proprio a Villa Medici del Vascello è stato firmato il documento che fa entrare ufficialmente la dimora di Cecilia Gallerani, la dama con l’ermellino eternizzata da Leonardo da Vinci, in un circuito prestigioso, con ricadute turistiche garantite, tanto che qualcuno dall’Emilia già in questi giorni si è affacciato a San Giovanni in Croce. Il futuro dato a Villa Medici con la ristrutturazione prima statica e poi artistica fa un passo decisivo – il più importante di tutti sin qui, ha detto Asinari – nell’anno leonardiano, dunque in un 2019 da ricordare. Merito della bellezza di Villa Medici, ma anche di uno staff, presente al completo, che si dà da fare per organizzare eventi di ogni tipo e per ogni palato.
“Siamo felici di essere stati messi sotto esame e di avere superato il giudizio, non scontato – ha detto Asinari -. Per noi è un punto fermo, anzi un punto e virgola, perché già siamo pronti a ripartire”. La firma di Asinari è stata apposta accanto a quella del Conte Orazio Zanardi Landi, presidente del circuito, che ha confermato l’ottima organizzazione a livello comunicativo del circuito stesso, capace di produrre 1.6 milioni di accessi laddove le ville venete, per restare su un paragone indicativo, ne ottengono 280mila. “Abbiamo aperto a Reggio Emilia e ora anche all’Emilia – ha detto Zanardi Landi – ma non tanto per fare numero, bensì perché abbiamo visto grande qualità. Qui a San Giovanni in Croce abbiamo un valore enorme dal punto di vista architettonico e storico”.
Il Circuito del Ducato è l’unico italiano a collaborare con i Castelli della Loira, superando così lo storico ostracismo francese, all’insegna di collaborazione e comunicazione. Corrado Gonzaga, discendente della nobile casata, si è detto molto felice di questa new entry “perché io sono di Mantova – ha detto – ma il mio antenato Francesco II fu colui che diede il via alla stirpe dei Gonzaga a Vescovato, dunque qui mi sono a casa”. Da Gonzaga l’invito a mettere grande impegno per un turismo di qualità, senza scadere mai nel banale. Da Zanardi Landi, prima della visita guidata alla sala multimediale, la richiesta di sapere sempre emozionare il visitatore.
Giovanni Gardani