Cronaca

Piena, il Po è calato di mezzo metro. Attesa per la riapertura dei ponti di Viadana e Dosolo

Una misura interessante emerge a Boretto, dove il Po misurava 7.47 alle ore 7.30: ciò significa che il ponte di Viadana-Boretto potrebbe presto riaprire. La Provincia di Reggio Emilia aveva spiegato che il viadotto avrebbe riaperto una volta che il Po fosse sceso sotto la soglia di 7.50.

L'ultimo tramonto (mercoledì) sulla piena a Martignana (foto di Marco Gozzi)

Il Po scende costantemente e, nelle ultime ore, anche con una velocità maggiore rispetto a mercoledì sera. Alle ore 7.20 di giovedì mattina a Casalmaggiore la misurazione di Aipo era di 6.53 metri, ben al di sotto del picco di 6.99 registrato mercoledì mattina, alle ore 9 e non alle ore 7 come inizialmente si pensava. Ancora un po’ di cautela e di pazienza e poi anche gli argini comprensoriali potranno essere considerati fuori pericolo: non si hanno notizie di fontanazzi apertisi lungo queste dorsali realizzate semplicemente con la terra (e differenza dell’argine maestro, molto più resistente), ma l’allerta è comunque alta e nella notte tra mercoledì e giovedì Protezione Civile, Aipo, volontari e pure i Carabinieri assieme all’Esercito del X Reggimento Genio Guastatori Col di Lana hanno presidiato gli argini e controllato che non vi fossero fenomeni di sciacallaggio nelle cascine abbandonate in golena a causa della piena.

Una misura interessante emerge intanto a Boretto, dove il Po misurava 7.47 alle ore 7.30: ciò significa che il ponte di Viadana-Boretto potrebbe presto riaprire. La Provincia di Reggio Emilia, infatti, aveva spiegato che il viadotto avrebbe riaperto una volta che il Po fosse sceso sotto la soglia di 7.50. Si attende una comunicazione ufficiale, probabilmente giungerà nelle ultime ore della mattinata. Stessa sorte, a quanto pare, sarà per il ponte Dosolo-Guastalla. Ricordiamo che la riapertura era stata preventivata attorno alle ore 16 di giovedì: a questo punto c’è la speranza di poter anticipare di qualche ora il provvedimento.

G.G.

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