Punto Nascite, depositato il ricorso al Consiglio di Stato: è l'ultima carta?
La prima data utile per discutere pubblicamente del tema sarà come noto il 16 gennaio, quando l’assessore regionale Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera sarà a Casalmaggiore in consiglio comunale.
VICOMOSCANO (CASALMAGGIORE) – Ricorso depositato: come a dire che anche l’ultima carta ora è stata messa sul tavolo. Troppo presto però per conoscere date e “giorni x” della verità: ma quel che è certo è che il comprensorio Oglio Po, con 21 comuni firmatari, ci proverà fino in fondo. L’avvocato Antonino Rizzo ha formulato il ricorso al Consiglio di Stato, secondo grado di giudizio a livello amministrativo, dopo il ko al Tar di Brescia.
La decisione era già maturata a settembre, ma serviva prima di tutto una riunione tra i primi cittadini per mettere nero su bianco le motivazioni del ricorso e soprattutto per raccogliere adesioni e firme. In questo periodo, ricordiamolo, si è fatto da parte il comune di Torre dè Picenardi, che per la verità per posizione geografica da sempre guarda più che a Cremona che al Casalasco-Viadanese: già per il primo grado era andata così, dunque la “pattuglia” dei sindaci rimane abbastanza compatta.
La prima data utile per discutere pubblicamente del tema sarà come noto il 16 gennaio, quando l’assessore regionale Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera sarà a Casalmaggiore in consiglio comunale, organizzato in Auditorium Santa Croce: in quella occasione Gallera dovrà spiegare perché è stata applicata la delibera seguendo una legge nazionale, perché la Regione non si è presa in carico una deroga, come era avvenuto nei due anni precedenti, e se vi siano margini di manovra, magari dialogando col Ministero della Salute e col nuovo Ministro Speranza (nomen omen), dopo che l’ex Ministro Giulia Grillo sembrava avere aperto ad una possibilità di rivedere proprio la legge sui 500 parti annui. A proposito del 16 gennaio, il Movimento 5 Stelle di Viadana, che s’è visto rigettare dal consiglio comunale viadanese la mozione per chiedere la riapertura urgente del punto, chiede di invitare tutte le associazioni che sono parte attiva della partita, perché venga dato loro diritto di parola.
Gli ultimi episodi legati al Punto Nascite, con una coppia che aveva partorito in casa a novembre 2018 (un mese dopo la chiusura del punto risalente al 31 ottobre 2018) e una mamma costretta a farsi scortare, durante la recente piena del fiume Po, sul ponte Viadana-Boretto altrimenti chiuso, per poter raggiungere l’ospedale di Guastalla – il più attrezzato ma che si trova in Emilia Romagna – potrebbero essere pedine da giocare nel ricorso.
G.G.