Cronaca

Coronavirus: la scuola di Casaletto, una favola in un messaggio vocale e la magia del "ritrovarsi" che si propaga

Il punto è che la magia non si è fermata all’ascolto: tutti i bambini, infatti, mediante il cellulare dei genitori, hanno voluto entrare in contatto con la maestra, restituendole sensazioni, racconti, favole o anche semplicemente barzellette. Insomma, tutti i bambini volevano parlare con la loro insegnante, che naturalmente non vedono da qualche giorno.

VIADANA – La scuola non riaprirà fino al 3 aprile. E tutti sono convinti, in cuor loro, che l’emergenza si protrarrà e andrà oltre. Ma basta ingegnarsi e trovare modi per restare comunque in contatto. Vicini non fisicamente, ma con un messaggio, uno scritto, un videomessaggio, un racconto. Ecco, un racconto, proprio questo, versione audio. L’idea di una maestra della scuola elementare di Casaletto, frazione di Viadana, è al contempo semplice ma “contagiosa”, un contagio positivo, ben diverso di quello da Coronavirus. Un’idea che, infatti, potrebbe essere semplicemente ripresa e riprodotta da altre scuole del comprensorio.

L’insegnante, infatti, ha pensato di inviare ai bambini un lungo messaggio vocale in cui racconta una storia: grazie a WhatsApp, la docente ha inviato il file alla rappresentante di classe, che in un secondo ha potuto inoltrare a tutte le mamme e i papà dei bambini che frequentano quella determinata classe (si tratta della seconda elementare di Casaletto) la storia narrata nel vocale. Il punto è che la magia non si è fermata all’ascolto: tutti i bambini, infatti, mediante il cellulare dei genitori, hanno voluto entrare in contatto con la maestra, restituendole sensazioni, racconti, favole o anche semplicemente barzellette. Insomma, tutti i bambini volevano parlare con la loro insegnante, che naturalmente non vedono da qualche giorno, per rinsaldare un rapporto che, pur a distanza, può così continuare. Racconti di quotidianità, vicende vissute nella “clausura forzata” di questi giorni o magari storie frutto della fantasia dei bambini o dei loro genitori. Una vicenda positiva, che strappa un sorriso. Si può fare scuola, senza per forza fare lezione alla vecchia maniera. Ai tempi del Coronavirus la tecnologia si conferma arma formidabile, in attesa di benedire la tanto agognata normalità.

G.G.

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