Cronaca

Covid19, le salme nel lenzuolo e i tre giorni di attesa per la cremazione

Al cimitero di Viadana le salme, in attesa di sistemazione, vengono sistemate nell'unica stanza disponibile, una sorta di magazzino. L'età delle vittime si abbassa sempre più. Il Covid19 non colpisce solo gli anziani

CASALMAGGIORE – Si muore soli, e si muore avvolti nel sudario come il Cristo velato della Cappella Sansevero di Napoli. “Dopo la conferma del decesso vengono immediatamente chiusi nella cassa. Li prendiamo direttamente col lenzuolo” ci racconta Fabio Roffia, dell’omonima impresa di onoranze funebri di Casalmaggiore. Neanche un vestito, neanche un oggetto personale. Vengono chiusi ed ‘ammassati’ negli spazi delle camere mortuarie, in attesa della destinazione. E si affollano anche i forni. “A Mantova, se chiami adesso la cremazione la fanno mercoledì”.

E’ un vero disastro, con tante storie che non scriveremo mai. Come quella appena accennata di una coppia di Cremona, marito e moglie, morti a poche ore di distanza l’uno dall’altro. Anche le onoranze funebri fanno fatica a reperire i presidi per ‘lavorare’ in completa autonomia e sicurezza. “Ho trovato le tute protettive, domani ne ritiro 150″ spiega Fabio, ma le maschere non si trovano. Avevo un po’ di Fpp3 prima che scoppiasse l’emergenza, ed ho ancora quelle”.

Al cimitero di Viadana le salme, in attesa di sistemazione, vengono sistemate nell’unica stanza disponibile, una sorta di magazzino. L’età delle vittime si abbassa sempre più. Il Covid19 non colpisce solo gli anziani. Anche i giovani ne possono essere soggetti. “La settimana scorsa ero a Cremona in camera mortuaria, dove erano raccolte una 50ina di salme. A chi ancora non ha la dimensione del problema proporrei un giro in una camera mortuaria come quella di Cremona. Così ci si rende davvero conto della situazione”.

N.C.

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