Cronaca

Non ci si muove dal proprio comune: ma per i paesi piccoli e con pochi servizi ecco come fare

Alle 13 ecco la specifica decisiva del Governo: “E’ possibile anche uscire dal proprio comune, appoggiandosi però - e sempre mediante autocertificazione - al market del comune più vicino”.

La nuova stretta arrivata col Decreto firmato domenica sera dal premier Giuseppe Conte impone dunque di non uscire, se non per conclamata necessità, dal proprio comune di residenza. Nulla di particolarmente sconvolgente, sulla carta, se si vive in un comune medio-piccolo, che ha tutti i servizi a disposizione. Già, ma il tessuto connettivo della provincia cremonese è fatto anche di comuni piccolissimi, che spesso non raggiungono i 500 abitanti. E in questi casi è difficile trovare un Bancomat o un Postamat, un negozio di alimentari, a volte pure un Farmacia. E sappiamo bene come spesa e farmaci siano due delle esigenze imprescindibili, per le quali è consentito uscire di casa.

Dunque che fare? Fino a lunedì mattina si brancolava ancora un po’ nel buio: come già accaduto per gli altri decreti passati, è servito tempo per digerirlo e capirlo anche se spesso il tempo per applicarlo è giocoforza assai minore. Abbiamo chiesto al sindaco di uno dei comuni più piccoli della provincia, Voltido, 350 anime e grande percentuale di anziani, come si fa in questi casi. “Ci siamo organizzati per quanto concerne i farmaci – spiega Giorgio Borghetti -. Col medico che in questo momento non è disponibile, i pazienti spediscono a me tramite WhatsApp oppure nella cassetta della posta del comune le ricette e io poi le faccio avere all’ambulatorio Comete, la cui sede più vicina è a Piadena. A quel punto parte la richiesta alle Farmacie del territorio, che fanno arrivare le medicine a domicilio”.

Anche per la spesa la soluzione della consegna a domicilio è la migliore. “Abbiamo creato un gruppo WhatsApp in cui ci sono 150 persone ma possiamo scrivere solo io e il vicesindaco per evitare confusione – spiega Borghetti -. Qui diamo indicazioni su chi effettua servizio a domicilio. In genere abbiamo un ambulante che si organizza nella piazza del paese oppure la bottega a Solarolo Rainerio, una delle più vicine. Questi esercizi effettuano la consegna a casa”.

Tuttavia uscire da Voltido a volte è necessario, anche solo per fare Bancomat. Da qui la volontà di trovare una soluzione, che fino a lunedì mattina non c’era. Si pensava a una sorta di deroga per i comuni più piccoli, magari un viaggio fuori dal territorio comunale consentito una volta la settimana per nucleo famigliare. Ma era solo un’idea, che ancora doveva essere valutata. Attendeva novità, e intanto si stava informando, pure Vittorio Ceresini, sindaco di Solarolo Rainerio, mentre a San Martino del Lago la situazione è leggermente diversa, ma diremmo che è così quasi per caso, come ha spiegato Dino Maglia: la Farmacia infatti si trova a Castelponzone, che è comunque di Scandolara Ravara ma sul confine. Il market è sempre lì: formalmente serve superare il confine comunale, ma con un po’ di buon senso non dovrebbero servire carte bollate, se non quella eventualmente dell’autocertificazione.

E se Mario Bazzani, sindaco di Torre dè Picenardi, già spiegava di usare il buon senso e fare spesa nel market del comune più vicino, nel caso in cui il proprio ne fosse sprovvisto, vi sono però anche comuni, sempre nel Casalasco, che lunedì mattina interpretavano in modo più rigido la normativa e chiedevano ai cittadini di non uscire per nessun motivo. “In paese non vendono carne né pesce, non posso fare sempre la pasta a mio papà, ultra 80enne e con il diabete – ci ha raccontato un cittadino, al quale è stato detto di non uscire dal proprio comune e che ha aggiunto -. E’ evidente che qualche concessione per i comuni più piccoli, che hanno pochi servizi, va fatta”. Detto, fatto: alle 13 ecco infine la specifica del Governo: “E’ possibile anche uscire dal proprio comune, appoggiandosi però – e sempre mediante autocertificazione – al market del comune più vicino”. Insomma: sbagliato cercare a tutti i costi il supermercato di fiducia o a più basso costo, facendo magari tanti chilometri, ma non serve nemmeno restare “imprigionati” dentro i confini comunali.

Giovanni Gardani

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