Cronaca

Agoiolo, si è spento a 73 anni Giuseppe Araldi, fu guardia giurata

"Non abbiamo più potuto vederlo o dargli il saluto che meritava davvero. La struttura presso la quale era ricoverato - ci racconta la nipote Martina - ha fatto veramente il possibile per lui, e lui ne parlava molto bene del Busi"

AGOIOLO – Se ne è andato in punta di piedi, così come aveva sempre vissuto, animo generoso e sempre disponibile. Si è spento a 73 anni Giuseppe Araldi. Era nato a Casalmaggiore il 24 gennaio del 1947 e, lì aveva risieduto sino a quando non aveva conosciuto Carla, con la quale era andato a vivere ad Agoiolo. Dopo vari lavori, aveva trovato il suo: era diventato guardia giurata, e quella è stata la sua professione sino alla pensione. Dopo la morte, una decina di anni fa, dei fratelli gli erano rimasti oltre a Carla, Itala ed Ermete, i nipoti Simone con Elisa, Paolo con Francesca, Nicola con Pamela, Martina e Marco, i pronipoti Nora e Riccardo. Era a tutti loro che era particolarmente legato. Qualche anno fa, quando le condizioni di salute hanno cominciato a peggiorare, aveva deciso di andarsene in casa di riposo, al Busi di Casalmaggiore. Anche lì, come fuori, si era fatto voler bene: prestava il suo aiuto a tutti quelli che glielo chiedevano, senza chiedere nulla in cambio. Era un grande appassionato di briscola. “Non abbiamo più potuto vederlo o dargli il saluto che meritava davvero. La struttura presso la quale era ricoverato – ci racconta la nipote Martina – ha fatto veramente il possibile per lui, e lui ne parlava molto bene del Busi e di come veniva assistito. Contento del posto in cui era, felice di giocare a briscola, sua grande passione, al bar. Mi parlava sempre con molto affetto le ragazze della struttura così come dei medici e di tutto il personale. Per me rimarrà sempre una parte importante, di bene ne ha fatto tanto e mi dispiace in parte aver avuto poco tempo per dimostrargli tutto l’affetto che provavo”. Tutte le pratiche per il funerale, un rito legato alle limitazioni per il contenimento del coronavirus, sono state curate dalle onoranze funebri Mantovani. Giuseppe ora riposa nel cimitero della piccola frazione casalasca che lo aveva accolto. E il bene seminato – per come ce lo ha raccontato Martina ne siamo certi – non è andato perduto. Vive nelle persone a cui ha voluto bene, si specchia ancora e per sempre in loro.

Nazzareno Condina

 

 

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