Cronaca

Coronavirus: si è spento monsignor Alberto Franzini. Originario di Bozzolo, per 17 anni è stato parroco e guida a Casalmaggiore

L’inizio delle terapie e poi l’improvviso aggravarsi delle sue condizioni per altre patologie riscontrate nelle ultime settimane e che non gli hanno lasciato scampo. Vasto il cordoglio in diocesi, a partire dalla città di Cremona e Casalmaggiore, dove aveva svolto il proprio ministero, oltre che nella sua Bozzolo, dove sarà sepolto.

Foto e testo dal sito della Diocesi di Cremona

Nella notte tra venerdì 3 e sabato 4 aprile dall’Ospedale di Cremona è deceduto monsignor Alberto Franzini, parroco e canonico del Capitolo della Cattedrale di Cremona. Il decesso è avvenuto nel reparto di Terapie intensive dell’ospedale di Cremona dove si trovava ricoverato. Il 7 aprile avrebbe compiuto 73 anni. La notizia dell’aggravarsi delle condizioni di salute di monsignor Franzini aveva fatto il passaparola nelle diverse parrocchie delle diocesi. Nelle scorse settimane il ricovero in seguito ai classici sintomi del Coronavirus. L’inizio delle terapie e poi l’improvviso aggravarsi delle sue condizioni per altre patologie riscontrate nelle ultime settimane e che non gli hanno lasciato scampo. Vasto il cordoglio in diocesi, a partire dalla città di Cremona e Casalmaggiore, dove aveva svolto il proprio ministero, oltre che nella sua Bozzolo, dove sarà sepolto.

Profilo di monsignor Franzini

Monsignor Alberto Franzini è nato il 7 aprile 1947, originario della parrocchia di Bozzolo negli anni di don Primo Mazzolari, cui da chierichetto ha assistito ai funerali nella chiesa intitolata a San Pietro Apostolo. Ordinato sacerdote il 27 giugno 1971 dal vescovo Bolognini, fu inviato subito a Roma a perfezionare gli studi in Teologia presso la Pontifica Università Lateranense dove conseguì la laurea.

Rientrato in diocesi nel 1975 è stato nominato vicario nella parrocchia cittadina di Sant’Imerio (fino al 1984), oltre che insiegnante in Seminario (fino al 1999) con anche l’incarico, dal 1985, di preside dell’istituto teologico. Per un anno, dal 1984 al 1985, ha diretto il settimanale diocesano “La Vita Cattolica”. Nel 1990 è stato nominato dal vescovo Enrico Assi direttore del Centro pastorale diocesano “Maria Sedes Sapientiae” di Cremona, ricoprendo anche, tra il 1994 e il 1996, l’incarico di responsabile della pastorale del mondo politico e amministrativo. Mentre dal 1995 al 1996 è stato presidente diocesano del Gris  (Gruppo di ricerca e di informazione sulle sette).

Nel 1997 il vescovo Giulio Nicolini lo ha nominato parrocco della parrocchia Santo Stefano Protomartire in Casalmaggiore. Nel 2012 il vescovo Dante Lafranconi gli ha affidato anche la guida pastorale della comunità di San Leonardo, l’altra parrocchia di Casalmaggiore. Nell’estate 2014 il trasferimento a Cremona come parroco della Cattedrale di Cremona e membro del Capitolo della Cattedrale. Monisgnor Franzini, molto attento alla realtà culturale, sociale e politica, è stato sempre un apprezzato conferenziere, oltre che un fine scrittore. L’editrice Lateran University Press, ad esempio, aveva riproposto, nella collana “Vivae Voces”, la sua tesi di dottorato in Teologia, già editata nel 1978 dalla casa editrice Morcelliana di Brescia. Titolo dell’opera: «Tradizione e Scrittura. Il contributo del Concilio Vaticano II».

In occasione della visita di Papa Francesco a Bozzolo (20 giugno 2017) ha pubblicato con l’allora editrice diocesana Nuova Editrici Cremonese il volumetto “Il mio parroco don Primo. Una introduzione alla figura e al pensiero di don Primo Mazzolari”. Tra il 2016 e il 2017 aveva anche ricoperto il ruolo di coordinatore dell’area pastorale “Capaci di comunicazione e cultura” e, sin dall’inizio, era parte del gruppo di ideazione di Riflessi, il megazine online prodotto da TeleRadio Cremona Cittanova, della quale in passato era stato anche membro del Consiglio di amministrazione.

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