Ambiente

Inquinamento e coronavirus, Degli Angeli (M5S): 'Serve studio epidemiologico'

“L’ipotesi più robusta è quella che tra l’inquinamento ambientale da PM e il Coronavirus si verifichi una sorta di sinergismo, che si traduce nella possibilità di quadri patologici da Covid-19 più gravi.”

A porsi il problema se inquinamento e Coronavirus fossero due facce della stessa medaglia è stato il M5S di Regione Lombardia. Sulla base di uno studio epidemiologico, che il professor Paolo Ricci sta conducendo nella zona del cremonese, il consigliere regionale Marco Degli Angeli ha chiesto ad Ats Valpadana di integrare tale attività di ricerca. L’obiettivo è quello di scoprire se e in che misura, l’alta concentrazione di polveri sottile (PM10 e 2,5) abbia aggravato e quindi reso più mortale la patologia dovuta al Coronavirus.

Dati alla mano, secondo recenti studi citati proprio dai 5 stelle, ogni anni in tutta Italia, le polveri sottili mietono oltre 53 mila vittime. “La Lombardia – ricorda Degli Angeli – è la regione più inquinata, e il podio, tristemente, lo guadagna il cremonese: qui la qualità dell’aria è la peggiore e, ad oggi, la provincia conta 1 contagiato Covid ogni 73 abitanti. Milano ne conta 1 ogni 226. Le PM provocano “trombosi e colpiscono le vie respiratorie oltre al sistema neurologico”, ma sul fatto che s’incrocino anche con Covid, il professor Ricci spiega: “L’ipotesi più robusta è quella che tra l’inquinamento ambientale da PM e il Coronavirus si verifichi una sorta di sinergismo, che si traduce nella possibilità di quadri patologici da Covid-19 più gravi.”

Degli Angeli quindi ricorda che l’ipotesi è stata anche “paventata una ricerca condotta dall’Università di Harvard, ritenuta letteralmente solida anche dall’Istituto Superiore di Sanità”. A quanto pare, stando all’analisi fornita dai pentastellati, all’aumento di appena un microgrammo per metro cubo di pm 2,5, corrisponderebbe un aumento del 15% del tasso di mortalità del virus Sars-Cov-2. “Se tale studio trovasse le conferme che cerca – commenta il consigliere regionale -, forse non sarebbe nemmeno un caso che, secondo i dati di Ats, nel comune di Cremona e limitrofi l’ospedalizzazione per patologie respiratorie, in questo periodo, sia superiore del 14 % rispetto al resto della popolazione residente in Ats”.

Si tratta di possibilità e non di certezze, finora. Comprendere se anche l’inquinamento abbia contributo a rendere la Lombardia la regione con più decessi da Covid che altrove, secondo il consigliere Degli Angeli “potrà tornare sicuramente utile, al fine di meglio capire come affrontare o meglio prevenire, ipotesi future”. “Soprattutto – conclude Degli Angeli – considerando il fine dello studio epidemiologico, sarebbe interessante comporre un nuovo capitolo al suo interno con lo scopo di capire se e quanto il fenomeno epidemico si sia differenziato tra case di riposo, le Rsa, e popolazione generale di pari età”.

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