Allentamento regole già dal 27 aprile? A Cremona e provincia, con questo trend, al momento è molto improbabile
I settori che potrebbero riaprire anche prima del 4 maggio sarebbero quelli del settore immobiliare, dei noleggi e servizi di supporto alle imprese, il commercio all’ingrosso e in ultima istanza (riferisce Il Sole24Ore), anche i negozi al dettaglio fino alla ristorazione e ai servizi di alloggio (hotel).
La fase 2 sembra ancora lontana da Cremona, la provincia più colpita d’Italia per incidenza di contagi rispetto alla popolazione. In attesa del decreto del Governo atteso per fine settimana, si susseguono le voci di un allentamento di molte restrizioni già a partire da lunedì 27 aprile. Lo ha riferito lo stesso Giuseppe Conte nell’incontro di due giorni fa con le parti sociali e a seguito degli esiti del gruppo di lavoro coordinato da Vincenzo Colao.
I settori che potrebbero riaprire anche prima del 4 maggio sarebbero quelli del settore immobiliare, dei noleggi e servizi di supporto alle imprese, il commercio all’ingrosso e in ultima istanza (riferisce Il Sole24Ore), anche i negozi al dettaglio fino alla ristorazione e ai servizi di alloggio (hotel). Potrebbero quindi esserci misure “di allentamento sociale ma non di stravolgimento”, ha detto Conte e i cittadini potranno spostarsi all’interno del comune liberamente senza autocertificazione e (forse) verrà data la possibilità di raggiungere le seconde case se all’interno della stessa Regione. Pare però difficile che a Cremona e provincia possa trovare attuazione questo allentamento delle regole. “Siamo in una provincia particolarmente colpita – commenta il comandante della Polizia Locale Pierluigi Sforza -. E ad oggi non abbiamo alcuna indicazione sulle modalità operative delle eventuali riaperture”.
Anche sulla riapertura dei parchi cittadini, sarà molto difficile vedere un cambiamento di rotta nei prossimi giorni. “La Regione Lombardia aveva emesso provvedimenti di chiusura ancora prima del governo centrale – afferma ancora Sforza – E la filosofia di fondo in Lombardia, è che le eventuali riaperture vadano valutate sulla base di un calo dei contagi, cosa che da noi è ancora poco tangibile. Quindi non vedo in che modo a Cremona si potrebbero riaprire spazi pubblici già dalla settimana prossima”.
Altro fronte, quello dei negozi. Per fare un esempio, che riguarda in particolare modo il settore dell’abbigliamento: come devono essere sanificati i vestiti? Dove e come collocare le barriere in plastica per isolare gli ambienti e mantenere il distanziamento sociale? Le associazioni di categoria non pare che abbiano ricevuto indicazioni. Proprio ieri si è svolto in Comune uno dei primi Tavoli di confronto promossi dall’amministrazione Galimberti con il terziario. “Abbiamo avuto tangibile conferma di una stessa consapevolezza delle difficoltà che andremo ad affrontare e delle azioni che andranno messe in campo – commenta il presidente di Confcommercio Cremona Vittorio Principe -. Non è questo il momento delle divisioni e delle contrapposizioni. Questa situazione va guidata e interpretata con coraggio e competenza, altrimenti noi stessi, per primi, ne diventeremo vittime.
“Sarà fondamentale non solo il ruolo del Governo centrale ma anche quello delle Amministrazioni locali sul tema del taglio della fiscalità. Dal Sindaco e dalla sua Giunta abbiamo ottenuto una significativa apertura su questo tema, partendo proprio dal principio che non ha senso pagare per servizi che non si sono utilizzati. Ma la stessa attenzione l’abbiamo avuta anche per quanto riguarda il tema dell’ampliamento dei plateatici o lo studio della riorganizzazione del mercato. Il nostro auspicio è che anche dagli altri Comuni della provincia studino l’adozione di provvedimenti analoghi”.
Confcommercio difende poi la validità del modello ‘piccoli negozi’ rispetto alle grandi superfici: “Scegliere il commercio di vicinato assicura, per le misure adottate e per l’assenza di sovraffollamenti, il massimo della sicurezza” e ritorna sul tema particolarmente caro dell’accessibilità della città: “È necessario, in questa prima fase, che si intervenga sui parcheggi, garantendo la sosta gratis (magari semplicemente con disco orario per favorire la rotazione della sosta). Questo per permettere a chi vuole fare acquisti in centro di poter arrivare facilmente ridosso delle attività, fare shopping e tornarsene a casa”.
g.b.