Chiesa

Ancora messa nella cattedrale vuota, ma verso fine mese graduale ripresa delle celebrazioni

"Con la memoria della sofferenza e del dolore, il presente è questo, chiamare le sue pecore e condurle fuori. Siamo pronti a uscire e a seguire il pastore buono. E si apre così il futuro. Questo è il nostro programma per la vita" ha detto il Vescovo di Cremona.

Probabilmente dalla fine del mese i fedeli potranno tornare ad assistere di persona alla Messa. L’ipotesi sta circolando in queste ore dopo che è stato reso pubblico un comunicato della Cei dove si mette in risalto la “soddisfazione” del cardinale presidente Gualtiero Bassetti, per la definizione di un protocollo di massima con il Governo per una graduale ripresa delle celebrazioni. Probabilmente già per l’Ascensione o la Pentecoste le messe vedranno le partecipazioni dei fedeli.

Nell’attesa del ritorno alla messa di popolo, oggi il vescovo Napolioni ha celebrato la messa ancora nella Cattedrale chiusa, in diretta televisiva sulla nostra emittente e con i mezzi di comunicazione della Diocesi. In apertura il vescovo ha detto: “La piccola assemblea che si raduna in cattedrale, si unisce alla grande famiglia che so collegati con la tv e altri media e quindi li sento partecipi. Consegniamo la stanchezza al Signore, specialmente quando induriamo il nostro cuore e non ascoltiamo la parola che ci salva”.

Poi le letture degli Atti degli Apostoli, della prima lettera di Pietro, il vangelo di Giovanni con il pastore che entra dalla porta del recinto e non da altre strade come i ladri e le pecore lo seguono. “Io sono la porta delle pecore”. “Il Signore è il mio pastore, non manco di nulla,  provate a ripeterlo e vedrete quanto è bello riconoscersi dentro un popolo con una relazione con Gesù che ci chiama per nome. – ha detto nell’omelia il vescovo – Oggi è la giornata di preghiere per le vocazioni,  dobbiamo accorgerci che ognuno ha bisogno di vivere la vita dietro qualcun altro, uscendo dal dubbio e dall’inconsistenza se non so per chi vivo”.

“Nei giorni in ospedale ho visto come tutti possono vivere la loro vocazione nella vita e nella professione, così vale per la nostra comunità. – ha poi proseguito il vescovo – In ognuno dei tre brani c’è il verbo chiamare, una volta al passato, un’altra al presente, un’altra ancora al futuro.  Con la memoria della sofferenza e del dolore, il presente è questo, chiamare le sue pecore e condurle fuori. Siamo pronti a uscire e a seguire il pastore buono. E si apre così il futuro. Questo è il nostro programma per la vita”.

In chiusura poi gli avvisi. Il vescovo ha raccomandato pazienza e gradualità. “Non disperdiamo il bene che si è riusciti a fare anche con altri strumenti offerti dalla tecnologia. Oggi pomeriggio, alle 17, ad esempio ci sarà un incontro virtuale dei cresimandi”. Domenica 10, sempre alle 11, la Messa del Vescovo sarà dal Santuario di Santa Maria della Misericordia di Castelleone dove è la vigilia della prima delle quattro apparizioni della Madonna alla pia donna del paese Domenica Zanenga.

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