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Piadena Drizzona, musica per la rinascita: il Platina Festival si chiude davanti a 200 persone

All’ingresso, con gli appassionati che hanno iniziato ad arrivare quando ancora c’era luce nel giorno più luminoso dell’anno e il meteo che ha tenuto nonostante le nuvole, l’igienizzazione delle mani era obbligatoria, così come la mascherina e la distanza da mantenere. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

PIADENA DRIZZONA – La rinascita, anzi il concerto della rinascita, passa dai numeri: 35 orchestrali, 200 persone al Chiostro dei Gerolamini e una data simbolica: il 21 giugno, come ha ricordato Roberta Bambace, direttore artistico del primo Platina International Festival, è infatti la data del solstizio d’estate ma anche la festa mondiale della musica. Il battesimo della Platina Chamber Orchestra, formata per l’occasione con musicisti di spessore, ha dunque concluso il primo festival ideato a Piadena Drizzona dal comune, dal Rotary Piadena Oglio Chiese e da vari sponsor locali: un successo verso la ripartenza. Un concerto, ricordando il 250esimo anniversario della nascita di Ludwig van Beethoven, per ripartire insieme.

All’ingresso, con gli appassionati che hanno iniziato ad arrivare quando ancora c’era luce nel giorno più luminoso dell’anno e il meteo che ha tenuto nonostante le nuvole, l’igienizzazione delle mani era obbligatoria, così come la mascherina e la distanza da mantenere. Poi spazio al saluto del sindaco Matteo Guido Priori. “Finalmente è finita. Ed è un grande grazie quello che mandiamo a tutti voi, qui presenti: nel giorno più luminoso dell’anno, sia questa la festa del nostro ritorno alla luce”. Gianfranco Tripodi, presidente del Rotary Piadena Oglio Chiese, ha ricordato tutti coloro che hanno sostenuto il Festival, chiusosi domenica sera con l’ultimo appuntamento, regolarmente mantenuto in calendario dopo che quattro eventi erano saltati a causa del Covid. “La nostra, partita come scommessa, è divenuta via via una cavalcata emozionante: abbiamo fatto centro”. Tripodi ha ricordato il concerto nella RSA del Vho, molto simbolica specie alla luce di quanto accaduto successivamente, e successivamente ha citato Alex Zanardi. “La nostra vita è come un caffè. Puoi metterci tutto lo zucchero che vuoi, ma se non giri il cucchiaino non diventa dolce. Noi stiamo girando il nostro cucchiaino per ripartire”.

Diretta da Paolo Marchese e col pianista Paolo Rinaldi ad accompagnare ogni composizione, la Platina Chamber Orchestra ha incassato sentiti e meritati applausi sulle note del Coriolano e del concerto dell’Imperatore. Giochi di luci e colori nel segno di Beethoven, mentre anche all’esterno uno schermo in piazza allestito da Emanuele Piseri ha consentito ai passanti di assistere all’evento: un modo per celebrare la rinascita davvero tutti insieme.

Giovanni Gardani

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