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Campagna elettorale a Viadana: l'affaire Dara avrà ripercussioni? Cavatorta rompe il silenzio

La questione, proprio nell'ottica della campagna elettorale, promette altre sorprese o prese di posizione proprio in quanto la notizia, pur essendo slegata dalla figura di Cavatorta, è un fulmine a ciel sereno che coinvolge tutto l'ambiente leghista. Il candidato sindaco Cavatorta richiama a toni più sereni per il bene di Viadana...

VIADANA – La stampa nazionale sta portando alla luce ombre che potrebbero ripercuotersi anche sulle elezioni amministrative viadanesi. Dalla Camera dei Deputati  il leghista mantovano, Andrea Dara è indicato o sospettato di essere uno dei “furbetti” del bonus di 600 Euro che erano destinati alle Partita I.V.A. in difficoltà per il COVID-19. Si tratterebbe di cinque richieste partite dalla Camera e tre già erogate dall’INPS.

Ombre dunque che si allungano sul Carroccio che sembra  accusare il colpo con lo stesso Dara, che aveva appoggiato la candidatura a primo cittadino di Nicola Cavatorta, e che oggi, per ordini di partito, rimane trincerato al momento, come tutto l’ambiente leghista, dietro una coltre silente.

Il silenzio del Carroccio è però rotto proprio da Nicola Cavatorta che, in serata dal proprio profilo Facebook, scrive:

“Mi viene chiesto come stia valutando lo scenario che si sta prefigurando a Viadana. Premetto che ho la fortuna di frequentare persone da quando ho memoria, ossia da quando rimanevo in negozio per ore a vedere i miei familiari lavorare e io ero solo un bambino. Ho anche fatto il consigliere comunale tra i banchi dell’opposizione poco più che ventenne e ho la fortuna di avere tanti amici e conoscenti. So con tutta serenità quando si tratta di provocazioni e la cosa non mi turba minimamente. Ho 35 anni e – continua Cavatorta –  non mi sento troppo giovane per considerarmi inesperto e nemmeno troppo vecchio per sentirmi superato. Viadana penso di conoscerla abbastanza bene e non credo che il modo di fare politica impostato sui litigi o le ripicche, come sta succedendo in questo periodo, possa essere di giovamento per la nostra comunità. Invito quindi i vari amici e conoscenti che democraticamente si stanno apprestando a correre nelle varie liste di qualsiasi colore o bandiera a prendere le distanze dall’odio e dall’astio verso il prossimo per concentrarsi su quello che veramente è importante, ossia il bene della nostra Viadana“.
Le affermazioni molto misurate del candidato viadanese giungono dopo essere stato stuzzicato sull’argomento dagli avversari politici come Pellegrino, candidato consigliere per Alessia Minotti).
Rimane da capire quanto le dinamiche legate alla politica nazionale possano cambiare i lineamenti della campagna elettorale locale con lo stesso Nicola Cavatorta che si trova ad essere “vittima” della situazione creata da persone che appartengono alla stessa area politica, ma che presentano un legame labile nei confronti del candidato sindaco viadanese (e del territorio comprensoriale, dato che Dara è di Castiglione delle Stiviere).

La questione, proprio nell’ottica della campagna elettorale, promette altre sorprese o prese di posizione proprio in quanto la notizia, pur essendo slegata dalla figura di Cavatorta, è un fulmine a ciel sereno che coinvolge tutto l’ambiente leghista. Le parole espresse dallo stesso candidato sindaco, manifestano la volontà di riportare la campagna elettorale in un ambito più circoscritto e territoriale in cui “Viadana” è ripetuta più volte proprio per focalizzarne  la priorità.

Alessandro Soragna

 

 

 

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