Cronaca

Fabio Merlino, disavventura a Bologna: nessun taxi per le carrozzine

Se si scrive servizio h24 bisogna farsi che il servizio sia garantito. La mia fortuna è avere molti amici e non aver mai vissuto da 'disabile' sappiatelo andrò avanti in queste battaglie

VIADANA – Aveva deciso di impegnarsi in politica proprio per combattere i problemi che ogni giorno affliggono chi – per molteplici ragioni – non riesce a muoversi come gli altri. Ma al di là della politica, l’impegno ce lo metterà lo stesso, e ce lo mette da sempre. Perché a Viadana, come in ogni altra città, si è ben in là dall’avere risposte per quanto riguarda l’abbattimento delle barriere architettoniche e il poter usufruire dei servizi proprio come tutti.

Fabio Merlino ha vissuto ieri una spiacevole disavventura, ma non nella sua Viadana, ma Bologna. E solo per aver avuto la fortuna di avere amici anche prossimi a quella città ed altri ancora disposti a dargli aiuto la cosa si è risolta per il meglio. Anche se l’amarezza resta perché nessuno, nel 2020, dovrebbe rimanere indietro. Non è così: non è così con i servizi pubblici, spesso strutture pressoché invalicabili e non è così con i servizi alla persona.

Fabio era a Bologna per lavoro, e questo è il suo racconto.

“Ieri – spiega – come ogni giovedì da ormai tre settimane sono andato a Bologna a lavorare presso la sede dell’azienda per cui lavoro. Verso le 18.30 finito di lavorare ho chiamato le compagnie di Taxi che hanno diversi mezzi attrezzati con la pedana per caricare la carrozzina e poter raggiungere la stazione centrale e andare a prendere il treno. Ma entrambe le compagnie chiamate più volte mi hanno risposto che non vi erano taxi disponibili. Morale il treno che era in ritardo e arrivava alle 20 l’ho perso e ho dovuto chiedere a due amici nonché i meccanici della mia società di venirmi a prendermi in azienda. Due mesi fa ho deciso di candidarmi proprio per portare alla luce tutte quelle situazioni come questa, affinché questo degrado totale e questa discriminazione finiscano non è ammissibile che un diversamente abile faccia di tutto per vivere una vita con gli stessi ritmi ed impegni di chiunque altro e poi accadono queste cose nel 2020! Se si scrive servizio h24 bisogna farsi che il servizio sia garantito. La mia fortuna è avere molti amici e non aver mai vissuto da ‘disabile’ sappiatelo andrò avanti in queste battaglie”.

N.C.

 

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