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Trasporti Pesanti, consiglio comunale aperto: "Non è il momento, forse più avanti"

In merito alla mozione l’unico astenuto è stato Dante Benelli, ex rappresentante della maggioranza che oggi si presenta in consiglio come battitore libero e minoranza a se stante. Benelli è uscito dall’aula al momento del voto.

PIADENA DRIZZONA – Un consiglio comunale aperto per parlare del progetto della Trasporti Pesanti? Secondo l’amministrazione comunale di Piadena Drizzona non è tempo adesso, ma in futuro si vedrà. “Il rischio è di fare tante parole ed essere poco concreti – spiega il sindaco Matteo Guido Priori – anche perché se la ditta avesse voluto aprirsi alla cittadinanza poteva conferire con il comune per tempo, mentre invece il loro progetto ci è capitato tra capo e collo mediante una comunicazione della Provincia di Cremona a ottobre. Senza dimenticare il fatto che le normative Covid impongono sedute ristrette e dunque non rendono praticabile la strada di un consiglio comunale aperto, in questo momento riteniamo come amministrazione che sia più utile attendere le eventuali contro-deduzioni della ditta Trasporti Pesanti, per avere risposte a quesiti ben precisi che abbiamo avanzato. A quel punto possiamo anche pensare ad un consiglio aperto, ma ora non è il momento”.

A tal proposito Priori precisa che la ditta Trasporti Pesanti deve presentare le proprie documentazioni entro il 13 dicembre, ma può chiedere lo slittamento dei tempi in avanti per 90 giorni complessivi: al momento non si conosce quale strategia l’azienda adotterà. Di certo c’è che il consiglio comunale si è schierato, in modo praticamente unanime, contro il progetto con una mozione votata sia dalla maggioranza che dalla minoranza di centro-sinistra guidata da Ivana Cavazzini. La mozione è stata spedita ai vari enti interessati dalla questione: Arpa, Ats Valpadana, i comuni limitrofi e pure la Provincia di Cremona, Regione Lombardia e il Ministero delle Infrastrutture. Nel corso della seduta, come ha lamentato la ditta che ha il proprio polo logistico a Piadena Drizzona, non è stato letto il comunicato della stessa azienda.

“Ci sono due punti – spiega Priori – che emergono tra tutti: da un lato il fatto che il traffico aumenterà dato che già ci saranno tre treni merci in più al giorno, come la stessa Trasporti Pesanti ha messo in conto, senza dimenticare che – trattandosi di scambi intermodali – anche il traffico su strada non diminuirà, perché ci saranno più camion; dall’altro lato la stazione ferroviaria di Piadena Drizzona nasce come luogo per il trasporto passeggeri, dunque non ha la conformazione e probabilmente nemmeno gli spazi per il trasporto merci e per lo stoccaggio. Fare uno stoccaggio, anche se solo per un tempo limitato, all’interno di una stazione dove vi sono molti passeggeri, e peraltro non lontano da un quartiere residenziale, è a nostro avviso un errore e un rischio. Non dimentico di segnalare la richiesta del Certificato di Prevenzione Antincendio, che a nostro avviso è un altro dei noccioli della questione: perché i 2400 metri cubi di rifiuti sono una piccola montagna che, in caso di incendio, non si spegne certo con un estintore. Insomma, stiamo a vedere: in questo momento attendiamo le contro-deduzioni, dopo avere accolto la contrarietà di quasi tutto il consiglio”.

Quasi, dato che l’unico astenuto sulla mozione è stato Dante Benelli, ex rappresentante della maggioranza che oggi si presenta in consiglio come battitore libero e minoranza a se stante. Benelli è uscito dall’aula al momento del voto. “Essendomi stata negata la possibilità di costituirmi in un gruppo consiliare – attacca Benelli – non sono stato convocato alla capigruppo dove la mozione è stata discussa e redatta. Ritengo che per la salute dei cittadini vi siano questioni però più importanti e urgenti di questa, come ad esempio la cementificazione del suolo agricolo che passerà dalla creazione dell’autostrada Cremona-Mantova e le pratiche relative allo spandimento sul suolo adibito ad uso agricolo degli effluenti di allevamento, delle acque reflue e del digestato dal biogas. Ritornando al problema generato dalla Trasporti Pesanti, la ditta ha risposto in pieno al mantra dello sviluppo e dell’incremento dei posti di lavoro, che sarà ulteriormente potenziato oggi dalla richiesta di stoccare e trasportare container di rifiuti. Allora l’amministrazione sia onesta e riferisca alla popolazione i nominativi della maggioranza politica, che ha individuato quelle aree ritenute idonee per gli insediamenti delle attività produttive e quali tipi di lavori insediarvi sopra. Prima vogliono lo sviluppo e poi ne mettono in discussione le attività dimenticando la regola aurea del “meglio prevenire che curare”. Pensavate forse che le Ferrovie Italiane progettassero il raddoppio del binario per far transitare solo vetture gremite di passeggeri oppure studenti o meglio ancora turisti?”.

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