Politica

Fontana sui vaccini e UE, +Europa Lombardia: "Tramonto del Fontana propagandista?"

“Fontana avrebbe fatto meglio - spiegano Giannico e Perego - a guardare alla realtà del nostro territorio e prestare meno orecchio agli slogan vuoti provenienti dai vertici del suo partito. Non esiste una “gestione locale” di una pandemia".

MILANO – E’ polemica, anche nel giorno dello sbarco del vaccino in Italia. E in Lombardia. “Non può che sollevare qualche sorriso ironico la dichiarazione rilasciata domenica mattina dal Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana con la quale incensa l’Unione Europea per il ruolo di primissimo piano che questa svolgerà nella campagna di vaccinazione COVID-19 agli esordi questa mattina anche nel nostro Paese. Che le parole di Fontana rappresentino l’alba di una conversione del Carroccio al verbo europeista ed un contemporaneo tramonto del credo sovranista nessuno ci crede, seppur sia un auspicabile orientamento”.

A parlare sono Vincenzo Giannico e Luca Perego, portavoce di +Europa Lombardia. “Quanto espresso da presidente di quella che rimane, nonostante la Giunta Fontana, la regione più importante del nostro Paese, non appare più che una smorzata e sommessa richiesta di aiuto, affinché, proprio l’odiatissima UE, foriera, secondo la battente propaganda della Lega, delle peggiori nefandezze come l’immigrazione – giusto per citarne una a caso – o l’Euro, possa porre fine ad una situazione tragica che ha visto consumarsi e spegnersi le vite di migliaia di italiani e di lombardi in particolare, anche a causa delle dissennate, irrealistiche ed irrazionali politiche sanitarie poste in essere dagli ultimi “Governatori” lombardi. Molto più responsabilmente ed assai più concretamente +Europa, già la scorsa primavera, aveva lanciato una proposta di intervento e di gestione delle emergenze a livello europeo che avrebbe consentito (e consentirebbe) con altre tempistiche ed altre metodologie, la gestione non solo dell’emergenza COVID-19, ma anche quella di emergenze sanitarie future. La proposta di +Europa rappresenta dunque ancora adesso uno strumento ideale per contrastare le emergenze sanitarie. Si sa mai che il Presidente Fontana la voglia fare propria”.

“Fontana avrebbe fatto meglio – continuano Giannico e Perego – a guardare alla realtà del nostro territorio e prestare meno orecchio agli slogan vuoti provenienti dai vertici del suo partito. Non esiste una “gestione locale” di una pandemia. Forse che un virus, un batterio od anche una radiazione si fermano di fronte alla segnazione stradale indicante il confine regionale o comunale? Il programma di intervento sanitario ed emergenziale che abbiamo presentato offre uno strumento di altissimo profilo per contrastare, contenere e debellare emergenze sanitarie come quella che stiamo affrontando in questi ultimi mesi. Il nostro progetto é valido ed il frutto del lavoro di scienziati e specialisti di fama internazionale. Il Presidente di Regione Lombardia colga l’occasione per fare propria la nostra proposta, dimostrando di essersi lasciato alle spalle le accuse fuori dalla realtà rivolte alla UE dal suo partito e dal suo leader”.

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