Cronaca

Petizione contro stoccaggio rifiuti in stazione a Piadena: 700 firme in 3 giorni

Secondo i promotori una vera e propria minaccia alla “sicurezza e la salute della popolazione residente, derivante da un possibile incidente ferroviario in seguito a deragliamenti, collisioni, o alla rottura di un carrello o di containers contenenti merci e rifiuti pericolosi".

PIADENA DRIZZONA – Nei primi tre giorni, ha raggiunto le 700 firme la petizione lanciata su Change.org da Italia Nostra Lombardia per dire NO a depositi di merci e rifiuti pericolosi in centro, affinché Piadena Drizzona “non diventi una nuova “Seveso” o una “Viareggio ferroviaria”, come si legge nel testo. L’appello è indirizzato al Ministero dei Trasporti, al Viminale e al Ministero dello Sviluppo Economico e in queste ore ha dato il via alla mobilitazione di tanti cittadini online.

“La Rete Ferroviaria italiana ha da poco realizzato un deposito per merci pericolose nello scalo merci della stazione ferroviaria di Piadena Drizzona – spiegano gli autori della campagna lanciata sul web -. L’elenco dei rifiuti di cui la Trasporti Pesanti, l’azienda che “ha in corso la procedura per ottenere l’Autorizzazione Unica allo svolgimento di questo nuovo ramo di attività presso la Provincia di Cremona”, chiede l’autorizzazione al deposito e trasporto comprende tutti i possibili codici di rifiuto “CER” (catalogo europeo dei rifiuti) pericolosi e non pericolosi, compresi i radioattivi”.

Il deposito, secondo i promotori della petizione, metterebbe in pericolo la salute dei cittadini, soprattutto considerato che, nello specifico: “il quantitativo di rifiuti che la ditta chiede di stoccare presso la propria area logistica ammonta a complessivi 2400 metri cubi di rifiuti pericolosi e non”; che “il deposito per merci pericolose presso la stazione di Piadena potrà essere utilizzato anche da altri vettori ed il traffico relativo non potrà che incrementare in ragione del prossimo raddoppio della linea ferroviaria Mantova-Piadena” (il traffico ferroviario attuale riconducibile alla ditta subirà infatti un incremento del 75%); “nel solo tratto Bozzolo-Cremona, negli ultimi 17 anni si sono verificati almeno 5 incidenti a causa del deragliamento di altrettanti treni, e, di questi, 2 sono accaduti in stazione a Piadena nell’anno 2019”. Inoltre, l’area ferroviaria è “situata in centro all’abitato del paese, a pochi metri dalle case, dall’asilo nido e dalla scuola dell’infanzia, dove i rifiuti e le merci pericolose potrebbero sostare anche fino a trenta giorni”.

Sempre secondo i promotori una vera e propria minaccia alla “sicurezza e la salute della popolazione residente, derivante da un possibile incidente ferroviario in seguito a deragliamenti, collisioni, o alla rottura di un carrello o di containers contenenti merci e rifiuti pericolosi (tra cui infiammabili, comburenti, tossici e radioattivi), sia in fase di manovra che di sosta nel deposito ferroviario della stazione, ove potrebbero sostare  fino a 30 giorni”, conclude il testo. Nel quale si descrive una “fortissima preoccupazione diffusasi tra la popolazione circa questa nuova attività”. Preoccupazione che di fatto ha già spinto molti utenti a sottoscrivere le richieste della campagna online; il contatore delle firme, in queste ore, continua a crescere.

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