Addio ad Angelo Baratta: per tutti "il postino", era l'ultimo reduce di guerra a Casalbellotto
Grande era stata la sua soddisfazione quando quel monumento venne restaurato a metà aprile 2017. Angelo Baratta, i cui funerali sono stati celebrati martedì pomeriggio, dopo avere perso la moglie nel 2000 lascia i figli Manrico e Massimo, i nipoti Andrea, Alberto, Carlo e Marco e la bisnipote Silvia. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1
CASALBELLOTTO (CASALMAGGIORE) – Aveva fatto la guerra Angelo Baratta, tanto che era l’ultimo reduce del Secondo Conflitto bellico Mondiale della frazione casalese di Casalbellotto. Aveva combattuto nell’esercito regolare, ma poi dopo l’8 settembre 1943, aveva ripudiato quel contesto di morte e tragedia, non accettando più di schierarsi né con i fascisti né con i partigiani. Facile comprendere la scelta di un uomo che, proprio in guerra, dove aveva combattuto nelle zone franche di Castelnuovo né Monti, aveva perso pure un fratello.
Angelo Baratta se n’è andato a 98 anni nelle scorse ore, a pochi istanti dal Giorno della Memoria che si celebra il 27 gennaio. Una vita straordinaria la sua, anche per un altro motivo. Angelo, fino agli anni ’80, era stato il postino della frazione, anzi delle tre frazioni, dato che serviva quotidianamente e regolarmente Casalbellotto, Fossacaprara e Roncadello: l’ultimo postino autoctono di Casalbellotto che serviva proprio il suo paese. Una scelta maturata dopo qualche anno dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, perché il lavoro nei campi, inizialmente intrapreso dopo l’aprile 1945, non dava grandi prospettive. Angelo Baratta era anche un grandissimo appassionato di musica lirica: con gli amici organizzava trasferte all’Arena di Verona non appena era possibile, per coltivare questo grande amore.
Soprattutto Angelo Baratta ha curato gli interessi del suo paese, Casalbellotto appunto, trovando nel decoro urbano una ragione per tenersi impegnato anche anni dopo la sopraggiunta pensione. Angelo non mancava mai, nonostante l’età avanzata, in tutte le iniziative dedicate alla memoria, dal 4 novembre al 25 aprile, e spesso si dava da fare, in solitaria, per mantenere al meglio quel Monumento ai Caduti, davanti alla chiesa parrocchiale, che ricordava anche il fratello Pierino, soldato semplice, morto al fronte. Grande era stata la sua soddisfazione quando quel monumento venne restaurato a metà aprile 2017. Angelo Baratta, i cui funerali sono stati celebrati martedì pomeriggio, dopo avere perso la moglie nel 2000 lascia i figli Manrico e Massimo, i nipoti Andrea, Alberto, Carlo e Marco e la bisnipote Silvia.
Giovanni Gardani