Salute

Bozzolo, San Martino e non solo: le Rsa che scelgono di non alzare le tariffe. "Ma chiediamo garanzie"

Alla Domus Pasotelli, ad esempio, il rincaro è stato di 50 centesimi di euro al giorno: un’inezia rispetto ad altri casi anche non lontani da qui. In aggiunta l’unico vero surplus ossia un contributo straordinario temporanea Covid, che cesserà al temine dell’emergenza sanitaria, di 1.50 euro al giorno, chiesto a tutti. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

C’è anche chi sceglie di non alzare la retta. Accade nel comprensorio Oglio Po e parliamo ovviamente di Rsa, ossia le case di riposo che tanto hanno patito, a anche a livello economico, oltre che sanitario, le due ondate del Covid. Tra Bozzolo, San Martino dall’Argine e Rivarolo Mantovano, le rette non sono quasi state toccate e, dove è accaduto, è stato per una percentuale davvero lieve.

Alla Domus Pasotelli, ad esempio, il rincaro è stato di 50 centesimi di euro al giorno: un’inezia rispetto ad altri casi anche non lontani da qui. Un piccolo miracolo di buona gestione, con il posto autorizzato e accreditato non a contratto che si mantiene a 60.90 euro al giorno, e il posto accreditato a contratto che ha un costo di 51.10 euro al giorno. In aggiunta l’unico vero surplus ossia un contributo straordinario temporanea Covid, che cesserà al temine dell’emergenza sanitaria, di 1.50 euro al giorno, chiesto a tutti. Una scelta, precisano dalla Domus Pasotelli, finalizzata a garantire il minor peso sulle risorse economiche delle famiglie degli ospiti. Ora però il sindaco di Bozzolo Giuseppe Torchio avanza una richiesta a chi di dovere e ai piani alti, in particolare Ats Valpadana e Regione Lombardia, per quel che riguarda il personale sanitario. Come a dire: ora che la burrasca sembra stia passando, un aiuto concreto farebbe molto comodo.

G.G.

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