Salute

ASST Mantova, il 1° marzo riapre il Centro di Procreazione Medicalmente Assistita

L’area sarà adeguatamente separata dai locali destinati alle pazienti non Covid, per garantire la massima sicurezza. In questo modo la Pma potrà riprendere a pieno ritmo il percorso interrotto due volte durante l’emergenza, disponendo di sei posti letto

Foto Isaac Quesada (unsplash)

Riaprirà il primo marzo l’attività della Procreazione medicalmente assistita di ASST Mantova. A causa della nuova ondata pandemica le tre stanze della struttura, diretta da Massimo Bertoli, erano state utilizzate per accogliere le gravide Covid, in quanto Regione Lombardia aveva identificato l’ospedale di Mantova come hub in questo ambito. La soluzione scelta aveva consentito di isolare le pazienti in stanze singole.

Grazie ad alcuni interventi strutturali le donne affette da Covid saranno ospitate all’interno della struttura di Ostetricia, in un’area dedicata con due posti letto. L’area sarà adeguatamente separata dai locali destinati alle pazienti non Covid, per garantire la massima sicurezza. In questo modo la Pma potrà riprendere a pieno ritmo il percorso interrotto due volte durante l’emergenza, disponendo di sei posti letto.

“In un anno – spiega il primario Massimo Bertoli – registriamo una media di 700 cicli di fecondazione assistita, che corrispondono a circa 400 coppie. Abbiamo 250 coppie già dotate di un protocollo avviato, in attesa di riprendere le procedure bloccate a partire dal 25 novembre, anche se una parte dell’attività era già stata smaltita prima della seconda chiusura”.

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