Salute

Vaccini, Aria continua a far dannare:
code all'HUB di Casalmaggiore

Basti un dato, per capire le dimensioni del disagio. Questa mattina nella sede AVIS, secondo il dato di ASST, sono state somministrate 250 dosi contro la media giornaliera di 230. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

La situazione questa mattina

CASALMAGGIORE – Anziani (ed accompagnatori) in fila ad attendere il proprio turno, con le temperature di certo non clementi, soprattutto per un anziano, in questi giorni di bora. Invero, presso l’HUB vaccinale di Casalmaggiore, in cui il personale medico e infermieristico di ASST somministra i vaccini con l’ausilio, per la logistica, dei volontari AVIS è stata la prima volta in cui si è vista una lunga fila.

Il problema si è verificato oggi. Ed è durato almeno un’ora prima che la fila scemasse e si tornasse ai ritmi soliti.

Basti un dato, per capire le dimensioni del disagio. Questa mattina nella sede AVIS, secondo il dato di ASST, sono state somministrate 250 dosi contro la media giornaliera (dell’intera giornata) di 230 in giorni di normale amministrazione.

Il problema è stata soprattutto la concentrazione degli ultra 80enni rimasti vittime delle falle del sistema ARIA di prenotazione, quelli cioé che non avevano mai ricevuto l’sms per la vaccinazione. In tanti hanno deciso di presentarsi – seguendo l’indicazione di Regione Lombardia – questa mattina per avere il vaccino e queste persone si sono trovate ad attendere il proprio turno insieme a quelle già prenotate.

La situazione tornata alla normalità alle 14

A parte i disagi – che comunque ci sono stati – l’organizzazione ha retto il colpo. Merito dei volontari AVIS, qualche giovane e soprattutto la vecchia guardia senza cariche, che ha seguito anche all’esterno le persone verificandone necessità e problematiche, merito del personale ASST che ha fatto il proprio lavoro come in un giorno normale e merito soprattutto loro, degli anziani, che hanno atteso pazientemente il loro turno, riuscendo, in qualche caso, anche a ironizzare.

Nella tarda mattinata, come dicevamo, tutto è tornato alla normalità e nel pomeriggio le vaccinazioni sono riprese al ritmo solito legato alle prenotazioni differenziate.

Tutto è bene quello che finisce bene. Ma forse, ripensare alla distribuzione degli HUB vaccinali, potrebbe comunque non essere una soluzione da scartare. Anche perchè – pensando soprattutto a Bozzolo che ha struttura, personale e capacità, per cui potrebbe essere pronto ed efficente in breve tempo – si accelererebbe anche la vaccinazione e si avvicinerebbero i centri di vaccinazione alle persone.

Da rilevare – li abbiamo visti questa mattina – anche i mezzi messi a disposizione dai comuni limitrofi per il trasporto degli anziani senza altre possibilità. Avrebbero potuto non farlo, ma tanti comuni dell’area Oglio Po hanno messo a disposizione proprie risorse per prenotazioni e accompagnamento. Da soli o con l’appoggio di associazioni locali.

N.C.

 

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