Croce Rossa, la nuova sede si ispira
al passato per guardare al futuro
Ospite d’onore, invitato da un emozionato e orgoglioso Rino Berardi, guida della sezione casalese di Croce Rossa, Francesco Rocca, presidente nazionale, che ha lodato l’attività di Casalmaggiore.
Sette tappe come i sette valori della Croce Rossa: una festa di inaugurazione che è stata ricordo, declinato però al futuro. Passato e nostalgia, ma anche investimenti e una nuova sede che, attiva da un anno, è stata inaugurata domenica a Casalmaggiore, in fregio all’Asolana dopo il rinvio legato al Covid.
Tante le autorità civili e militari presenti, con tanti sindaci (non solo Filippo Bongiovanni per Casalmaggiore ma anche tanti altri, a conferma di un servizio territoriale a tutto tondo) per una sede all’avanguardia, dove non manca proprio nulla. Ospite d’onore, invitato da un emozionato e orgoglioso Rino Berardi, guida della sezione casalese di Croce Rossa, Francesco Rocca, presidente nazionale, che ha lodato l’attività di Casalmaggiore.
Sette tappe, si diceva: dalla lastra che ricorda le benemerenze e chi ha contribuito alla costruzione della nuova sede, agli uffici e ambulatori dedicati alla memoria di Emanuela Setti Carraro, Matteo Ciatti, Angelo Martani, del dottor Carlo Volta, del dottor Chizzolini, tutti personaggi che hanno contribuito – a Casalmaggiore o altrove – a fare la storia della Croce Rossa e del volontariato, al defibrillatore in fregio alla strada.
Seguirà ampio servizio.
Giovanni Gardani