Cronaca

Nutrie, quella legge del senatore
Boldrini chiusa in un cassetto dal 2013...

Tutto era pronto. Poi nell’aprile 2013 il Governo Monti cadde e il faldone è ancora in qualche cassetto a Roma. Intanto, mentre il Veneto inizia a parlare di castrazione delle nutrie, il roditore continua a fare danni. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

La voragine sotto le traversine non c’è più: è stata richiusa dagli operai di RFI a tempo di record, riaprendo così la linea Mantova-Cremona-Milano nel giro di quattro ore, dalle 15 alle 19, anche nel tratto di Torre dè Picenardi, per la precisione a Cà d’Andrea.

Si nota la terra smossa per sistemare la voragine, si nota anche il vicino canale. Ed è lì che si trovano le nutrie, che probabilmente hanno creato il problema.

Da Torre a Roncadello, frazione di Casalmaggiore, dove vive l’ex senatore Giacinto Boldrini. Quando era in Commissione Agricoltura al Senato, prima con Forza Italia e poi col Partito Pensionati, assieme al casalese Giancarlo Belluzzi, che all’epoca era DG del settore Agricoltura in Regione Lombardia, aveva stilato una proposta di legge con la soluzione, non cruenta, al problema nutrie.

“Avevamo proposto la sterilizzazione con esche, peraltro non pericolose per altri animali. E qualche animalista mi attaccò, tanto che fui costretto a girare con la scorta per qualche settimana. In 2-3 anni avremmo ridotto la popolazione di nutrie del 70-80%, stando a diversi studi” racconta l’ex senatore.

Poi nell’aprile 2013 il Governo Monti cadde e il faldone è ancora in qualche cassetto a Roma. Intanto, mentre il Veneto inizia a parlare di castrazione delle nutrie, il roditore continua a fare danni.

QUI SOTTO L’INTERVISTA INTEGRALE A GIACINTO BOLDRINI

Giovanni Gardani

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