Salute

Obbligo vaccinale per i medici, Lima:
"Chiameremo uno a uno chi si rifiuta"

I medici, oltre che cremonesi, sono bresciani, bergamaschi e mantovani. L’udienza davanti al Tar è fissata al prossimo 14 luglio. Le Ats territoriali alleate resisteranno in giudizio. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

300 medici in tutta la lombardia, una cinquantina quelli cremonesi. Sono i camici bianchi che contestano l’obbligo vaccinale per i sanitari e hanno fatto ricorso al Tar di Brescia chiedendo l’annullamento della misira prevista nel decreto legge del primo aprile.

I medici, oltre che cremonesi, sono bresciani, bergamaschi e mantovani. L’udienza davanti al Tar è fissata al prossimo 14 luglio. Le Ats territoriali alleate resisteranno in giudizio.

Sconcertato il presidente dell’ordine dei medici cremonesi, Gianfranco Lima, che vedrà i colleghi degli altri ordini territoriali lombardi e che, una volta avuta la lista dei medici no-vax, li convocherà uno per uno per conoscere il motivo del rifiuto al vaccinazione

Per chi si vaccina dopo i solleciti inviati saranno previsti dei provvedimenti. Medici e infermieri potranno rischiare la sospensione delle mansioni, con il trasferimento in altri reparti, fino alla sospensione dello stipendio.

In Regione sono ancora il 9 per cento i medici non vaccinati: tra questi però ci sono donne in gravidanza, sanitari che hanno certificati di esonero per patologie, guariti dal Covid o positivi al tampone. Al momento sarebbero quasi il cinque per cento i medici che rifiutano il vaccino per altri motivi.

Simone Bacchetta

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