Fomiatti (Listone): "Supermercato?
Non ne avevamo certo bisogno"
"Non ne hanno bisogno i cittadini, non ne hanno bisogno i commercianti di tutto il comune di Casalmaggiore (frazioni comprese), non ne ha bisogno il tessuto socio-economico di Casalmaggiore e del Casalasco tutto"

Un’operazione a perdere, per tutto il territorio, un’operazione neppure giustificata dalla contropartita. Non c’era bisogno di un nuovo supermercato e questa è la posizione sostenuta da sempre dal Listone. Ora che il (fittizio) mistero si è finalmente svelato, è Gabriel Fomiatti, consigliere del Listone, ad intervenire sull’argomento, rimarcando il suo no forte a nome suo e del gruppo che rappresenta.
“Ormai quello che l’assessore Giovanni Leoni ha voluto negare per mesi perché “non ho niente in mano per poter dire cosa nascerà” è uscito allo scoperto. L’ennesimo Supermercato vedrà la luce a Casalmaggiore.
Ne avevamo bisogno? Decisamente no. Non ne hanno bisogno i cittadini, non ne hanno bisogno i commercianti di tutto il comune di Casalmaggiore (frazioni comprese), non ne ha bisogno il tessuto socio-economico di Casalmaggiore e del Casalasco tutto, non ne ha bisogno la viabilità della Sabbioneta, non ne hanno bisogno gli altri supermercati.. Non ne ha bisogno nessuno!
Come Listone abbiamo sempre votato contro a questa operazione, perché non esiste alcun interesse pubblico in tutto ciò.
E non diciamo che € 220.000 per sistemare Piazza Turati e l’incroncio tra Via Roma e Via del Lavoro compenseranno a quanto verrà fatto. Non compenseranno nemmeno i circa € 80.000, come dichiarato in Consiglio Comunale, che non si sa in quale modo verranno investiti nel rilancio del commercio del centro. Anzi, quest’ultimo è un paradosso, quasi una presa in giro.
Se si vogliono creare nuovi posti di lavoro, sarebbe meglio investire e favorire altro.
Bisogna favorire la nascita di Start-Up, di aziende che guardano al futuro. Di aziende Che possano creare una storia per Casalmaggiore. Che hanno possibilità svilupparsi, di vivere a lungo e creare nuove opportunità per i cittadini di oggi e di domani.
Quando usciremo da questo momento storico di profonda crisi il mondo sarà diverso, e se non ci prepariamo oggi ad affrontarlo rimarremo indietro, ancora.
Basta favorire questa logica di investimenti senza logica in stile anni 90. L’amministrazione ha una responsabilità in tutto questo e se ne dovrà far pieno carico“.
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