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Ritorno a scuola, Costa: "No a Green
Pass, ma verso ingressi scaglionati"

Tuttavia, il Green pass sulla breve distanza “dal punti di vista pratico è difficilmente gestibile senza un intervento esterno di supporto, ad esempio protezione civile o altre istituzioni, perché gli operatori non sono attrezzati per poter gestire una situazione di questo genere” spiega l’ad.

Il green pass obbligatorio sul trasporto pubblico a lunga percorrenza apre la riflessione sull’opportunità di poterlo richiedere anche sui trasporti più brevi, come quelli scolastici, per scongiurare nuovi focolai. Una soluzione che l’agenzia per il trasportro pubblico locale non vede tuttavia di buon occhio:

“Ci regoleremo sulle indicazioni che ci verranno fornite. In questo momento sono in corso diversi tavoli a livello prefettizio per coordinar la situazione, che è influenzata dalle decisioni che la scuola prenderà in merito all’operatività” evidenzia Angelo Costa, amministratore delegato di Arriva Italia.

Tuttavia, il Green pass sulla breve distanza “dal punti di vista pratico è difficilmente gestibile senza un intervento esterno di supporto, ad esempio protezione civile o altre istituzioni, perché gli operatori non sono attrezzati per poter gestire una situazione di questo genere” spiega l’ad.

In vista di settembre, tuttavia, si impone una riflessione su come riuscire a gestire i flussi degli studenti evitando assembramenti proprio sugli autobus, cosa che lo scorso anno aveva sollevato non pochi dibattiti. Ma a questo proposito, secondo Costa, è necessario creare un clima di fiducia nei confronti del trasporto pubblico: “secondo uno studio internazionale l’Italia si posiziona in un’ottica di forte scetticismo verso il trasporto pubblico, in termini di sicurezza, dunque credo che si debbano rassicurare le persone: non ci sono evidenze scientifiche del fatto che possa essere veicolo di contagio”.

Ciò detto, una linea di lavoro, sebbene abbozzata, sembra già esserci: “Verranno messe in atto tutte le misure necessarie, partendo dal fatto che la capienza sui pullman è limitata all’80% e le scuole stanno valutando un rientro al 100% ma con ingressi scaglionati, che consentano di gestire al meglio la situazione, e con una serie di servizi aggiuntivi che andranno a coprire la domanda e le richieste che ci saranno”.

Si susseguono intanto i tavoli di confronto in prefettura, per riuscire a definire l’assetto futuro “Siamo ancora in attesa di indicazioni più precise sotto il profilo strettamente operativo e delle decisioni che competono alla parte degli istituti scolastici” conclude Costa. Ormai manca poco più di un mese alla riapertura delle scuole ed è fondamentale arrivare al rientro con le idee chiare.

Laura Bosio

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