Disperso da sabato in alta Val Parma,
continuano le ricerche di Sergio Runci
Sergio Runci - come dicevamo - non era nuovo all’escursionismo. Gestiva anche un canale youtube dove filmava i propri tragitti. L'ultima cella telefonica è stata agganciata sabato intorno alle 11 del mattino, ed è quella del Monte Caio


Lo stanno cercando da sabato sera Soccorso Alpino Speleologico, Carabinieri Forestali e Vigili del Fuoco nell’area del Rifugio Lagoni, in alta Val Parma (nell’area del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano) in territorio del comune di Corniglio. Lui è Sergio Runci, 38 anni, messinese d’origine ma infermiere a Viadana. Aveva abitato a Reggio Emilia sino a 8 mesi fa prima di trasferirsi a Vicomoscano. Appassionato di escursionismo in montagna, era partito sabato mattina per un giro in giornata. L’ultimo messaggio alla compagna – lui che era un metodico ed avvertiva sempre – lo aveva mandato quando aveva parcheggiato in zona Lagoni. “Tutto ok, torno per cena”. Sergio amava le escursioni e a volte portava con se anche la tenda per traversate di più giorni, ma non era questo il caso. La compagna, OSS, aveva lavorato sabato e poi a sera era tornata a casa. In genere Sergio avvertiva la compagna nel momento in cui ripartiva, ma sabato sera la fidanzata ha atteso invano. E invano ha atteso la mamma a Messina, che lui chiamava tutte le sere alle 20. Dopo aver appurato che l’escursionista non aveva sentito neppure la mamma la fidanzata ha dato l’allarme. Alle 22 sono partiti subito i soccorsi, che si sono protratti per tutta la notte, domenica e lunedì e proseguiranno anche oggi. Domenica senza l’ausilio dell’elicottero (per le cattive condizioni meteo in quota) utilizzato ieri, e ieri anche con l’ausilio dei cani e dei droni. Sergio Runci – come dicevamo – non era nuovo all’escursionismo. Gestiva anche un canale youtube dove filmava i propri tragitti. L’ultima cella telefonica è stata agganciata sabato intorno alle 11 del mattino, ed è quella del Monte Caio, monte dell’appennino parmense situato nel comune di Tizzano Val Parma. Non aveva GPS e la zona di ricerca ha una pessima ricezione. Ieri ed oggi verranno presi in considerazione i computer utilizzati dall’infermiere, dove potrebbe aver lasciato tracce – da metodico qual’era, abituato a guardarsi e a studiare le mappe 3D – dei percorsi che avrebbe dovuto affrontare. Ieri dalla Sicilia sono arrivati anche i familiari. Le ricerche proseguiranno anche oggi e nei prossimi giorni.
N.C.