Ambiente

Parco Oglio sud: natura
e bellezza e dove trovarli

All'interno del Parco si trovano numerose possibilità di percorsi che passano attraverso le campagne sfruttando strade secondarie e arginature sia asfaltate sia sterrate. Questi itinerari sono descritti nella Carta escursionistica disponibile presso gli uffici del Parco

Senza fare troppa strada e andare troppo lontano, il Parco Oglio Sud presenta percorsi e itinerari magici per chi è amante della natura e dell’ambiente. Percorsi segnati di varie difficoltà, dai più semplici da fare con le famiglie ai più impegnativi. A piedi, in bici o in canoa. Quelli che segnaliamo qui sono i percorsi segnalati sul sito del parco www.ogliosud.it

All’interno del Parco si trovano numerose possibilità di percorsi che passano attraverso le campagne sfruttando strade secondarie e arginature sia asfaltate sia sterrate. Questi itinerari sono descritti nella Carta escursionistica disponibile presso gli uffici del Parco.

All’interno delle Riserve Naturali Le Bine e Torbiere di Marcaria, sono presenti dei percorsi che danno la possibilità di osservare la vegetazione e la fauna. Sono presenti capanni di osservazione, una torretta (nelle Torbiere di Marcaria) per l’osservazione dell’avifauna e dei pannelli informativi che danno notizie riguardo la vegetazione, la fauna e la storia dei luoghi.

L’intero corso del fiume all’interno del parco è percorso dalla Greenway dell’Oglio sulla sua sponda destra, segnalato con cartellonistica apposita.

BIKE TOUR DELL’OGLIO

All’interno del Parco si trovano numerose possibilità di percorsi che passano attraverso le campagne sfruttando strade secondarie e arginature sia asfaltate sia sterrate. Questi itinerari sono descritti nella “Carta escursionistica” disponibile presso gli uffici del Parco.

All’interno delle Riserve Naturali Le Bine e Torbiere di Marcaria, sono presenti dei percorsi che danno la possibilità di osservare la vegetazione e la fauna. Sono presenti capanni di osservazione, una torretta (nelle Torbiere di Marcaria) per l’osservazione dell’avifauna e dei pannelli informativi che danno notizie riguardo la vegetazione, la fauna e la storia dei luoghi.

L’intero corso del fiume all’interno del parco è percorso dalla Greenway dell’Oglio sulla sua sponda destra, segnalato con cartellonistica apposita.

La via è coperta già dal 70% da piste ciclabili protette e sicure, dopo il lungo iter che ha portato alla messa in sicurezza della Vello-Toline.

Un percorso ciclistico che attraversa quattro province, Brescia, Bergamo, Mantova, Cremona ed è pronto per diventare un network ciclopedonale che supera i confini nazionali: a nord est si collega attraverso il Passo del Tonale con i sistemi ciclopedonali del Trentino e della Valle dell’Adige, a loro volta uniti con quelli della Valle del Reno e del Lago di Costanza, a nordovest con la Valtellina, la Valchiavenna e da qui con la Svizzera lungo la Valle del Reno, ancora sino al Lago di Costanza. Per quanto riguarda la sezione meridionale il tracciato supera il Lago d’Iseo e seguendo il corso del fiume Oglio, conduce alla rete ciclo pedonale del fiume Po che, attraverso piste in parte già esistenti si spinge fino al delta del maggior fiume italiano ed al Mediterraneo a est, ovvero sino a Torino a ovest.

La Ciclovia può contare inoltre su molti agganci ferroviari lungo il tragitto e sulla vicinanza con l’aeroporto di Orio al Serio, secondo scalo lombardo.

Si è dunque costruito un circuito strategico, che si inserisce così nella geografia del turismo sostenibile europeo: una rete capillare di itinerari ciclo pedonali interconnessi per congiungere idealmente il bacino del Mediterraneo al Mare del Nord.

I numeri parlano chiaro: secondo lo studio “European Cycle Route Network EuroVelo”, condotto dalla Direzione Generale per le Politiche Interne del Parlamento Europeo nel 2012 l’impatto economico in Europa del cicloturismo è assai significativo: la stima è di 2.295 milioni di viaggi, per un giro d’affari di 44 miliardi di euro all’anno. Il numero di pernottamenti ammonta attualmente a 20,4 milioni, con 9 miliardi di euro spesi annualmente.

Un vero e proprio boom che continua a crescere anche durante la crisi è destinato ad aumentare. In quest’ottica è chiara l’ambizione e l’importanza della Ciclovia dell’Oglio per il turismo della Lombardia, che vuole intercettare larga fetta di questo mercato e favorire un turismo ecologico e salutare attraverso la cultura, natura, sapori e tradizioni antiche.

Info: www.cicloviadelloglio.it

CANALE BOGINA (COMMESSAGGIO)

  • Partenza: Torrazzo Gonzaghesco (Commessaggio)
  • Arrivo: Torrazzo Gonzaghesco (Commessaggio)
  • Tempo di percorrenza: 3 ore circa
  • Lunghezza: 9 km circa
  • Comuni: Commessaggio

Il Canale, dopo le arginature degli Estruschi per difendersi dalle esondazioni dell’Oglio, fu scavato nuovamente nel 1948 per difendere il viadanese. Ora la competenza idraulica è del Consorzio di Bonifica Navarolo.

Il percorso ad anello potrebbe partire da Commessaggio, ove si può visitare l’importante Torrazzo e il ponte delle barche. Poi si imbocca la strada per Viadana. Dopo 500 metri si prosegue a destra lungo la strada di S. Maria. Dopo circa 2 Km, in località Bassa, si attraversa un antico ponte, e si percorre il canale in riva destra sino a raggiungere la strada provinciale nei pressi di Palazzo Scordova. Svoltando a sinistra, si percorre per un km circa la provinciale, fino a uno stradello sterrato che in breve porta a Bocca Chiavica. Attraversato il ponte delle Basse, proseguendo a destra si arriva all’argine del Navarolo per proseguire fino a Commessaggio. Da Palazzo Scordova, potete percorrere un breve sentiero lungo il Bogina, in cui sono concentrate tutte le emergenze naturalistiche del nostro territorio, che in mezz’ora circa vi condurrà a Bocca Chiavica, dove potete proseguire su altri percorsi oppure ritornare a Palazzo Scordova.

L’area propone inoltre appostamenti di bird watching e tabelle esplicative, predisposta dal Parco Regionale Oglio Sud.

FIUME OGLIO IN CANOA – ISOLA DOVARESE-MARCARIA – e MARCARIA – TORRE D’OGLIO

  • Partenza: Isola Dovarese (Isola Dovarese)
  • Arrivo: Marcaria (Marcaria)
  • Tempo di percorrenza: 4 ore
  • Lunghezza: 26 km

 

  • Partenza: Marcaria (Marcaria)
  • Arrivo: Torre d’Oglio
  • Tempo di percorrenza: 3 ore
  • Lunghezza: 19 km

Il fiume è navigabile in canoa da Isola Dovarese, a valle di un doppio salto artificiale, fino al ponte di barche di Torre d’Oglio, uno degli ormai rari ponti in chiatte del Nord Italia. La corrente è minima e le uniche difficoltà sono rappresentate dai ponti (5 in tutto) e dai banchi di sabbie affioranti visibili solo per l’incresparsi della corrente. Si raccomanda attenzione a chi volesse riprendere acqua in Po perchè il “grande fiume” presenta vortici insidiosi.

PERCORSO PEDONALE RUNATE GERRA GAVAZZI

  • Partenza: Ponte Oglio
  • Arrivo: Fontanella Grazioli (Casalromano)
  • Tempo di percorrenza: 3 ore circa
  • Lunghezza: 8 km

Le lanche di Gerra Gavazzi e Runate sono localizzate sulla sponda sinistra del fiume Oglio e costituiscono due piccoli nuclei di naturalità inseriti in un contesto paesaggistico fortemente modellato dalle attività umane.

Zone tipiche della bassa valle dell’Oglio, vennero scavate dal fiume nei depositi alluvionali in periodi glaciali, quando questo, privo di argini, vagava modificando ad ogni piena importante il suo percorso, descrivendo ampie e sinuose curve nella valle fluviale. I meandri di Gerra Gavazzi e Runate sono rimasti isolati dal fiume, abbandonandone il corso, non a seguito di un evento naturale (salto di meandro), bensì per una rettifica effettuata alla fine del XVIII secolo, con lo scopo di favorire la navigazione. Successivamente i meandri abbandonati, chiamati anche “Oglio morto”, si sono impaludati favorendo l’insediamento di animali e piante tipici degli ambienti palustri, ormai rari in tutta la pianura padana. Le lanche sono alimentate dalla falda, prossima alla superficie, e da piccoli affioramenti d’acqua che scaturiscono dai terrazzi circostanti ed emergono ai piedi delle scarpate (risorgive).

Un percorso pedonale della lunghezza di otto chilometri prende avvio sulla sponda sinistra del fiume, in prossimità del ponte sull’Oglio tra Piadena e Canneto sull’Oglio, e giunge fino all’abitato di Fontanella Grazioli, lambendo i luoghi di maggiore interesse naturale: le sponde del fiume e le isole, le lanche ed i canneti, i boschi e le risorgive. Si snoda prevalentemente sull’argine ma a tratti attraversa i pioppeti, ed è corredato da tabelle indicatrici, cartelli didattici e osservatori faunistici.

Il Sito (ZSC, Zona Speciale di Conservazione) presenta anche caratteristiche risorgive.

E’ una delle aree più belle del Parco Regionale Oglio Sud per le sue caratteristiche uniche.

PONTE DELLA BARCA (OSTIANO)

  • Partenza: Castello (Ostiano)
  • Arrivo: Castello (Ostiano)
  • Tempo di percorrenza: 4 ore circa
  • Lunghezza: 10 km
  • Comuni: Ostiano

Il percorso “il Ponte della barca”, nel territorio del Comune di Ostiano, è nato allo scopo di riproporre, almeno in parte, i luoghi di un’antica via di comunicazione. L’importanza storica del percorso, nato in epoca medioevale, è ampiamente testimoniata da diversi elementi tra i quali la presenza di ben cinque Pievi romaniche.

Il percorso era un’importante via strategico-commerciale. Il luogo dove si è ricostruito il ponte è comunemente noto come “Pont de la Barca”, toponimo che testimonia la presenza, fin da epoche antiche, di un punto di passaggio sul fiume Mella.

Il percorso inizia dall’abitato di Ostiano, dove è assolutamente importante visitare il paese, il Castello e il Teatro.

Si arriva nei pressi della Casa di Riposo e si prosegue per la Cascina Pontelupo, raggiungendo in breve l’argine (chiamato del sollevamento). In circa un’ora si arriva al ponte ciclo-pedonale della Barca, di proprietà del Comune e ristrutturato dal Parco grazie a fondi Expo.

Una volta passato il ponte si entra nel territorio bresciano di Seniga.

Tornando sui propri passi, si può ripercorrendo di nuovo l’argine fino al paese, oppure proseguire dritto sulla sterrata, che vi condurrà sulla provinciale per Pralboino. Svoltate a destra per raggiungere il paese in breve tempo.

RISERVA NATURALE LE BINE

  • Partenza: Ingresso della Riserva Naturale Le Bine
  • Arrivo: Ingresso della Riserva Naturale Le Bine
  • Tempo di percorrenza: 1 ora 30 minuti
  • Lunghezza: 5 km
  • Comuni interessati: Calvatone, Acquanegra sul Chiese

Le Bine è stata una delle prime Oasi del WWF Italia: nasce infatti negli anni ’70 del secolo scorso per tutelare la zona umida originatasi nel 18° secolo. Negli anni l’area, ormai diventata anche riserva naturale regionale del Parco Oglio Sud, ha cambiato notevolmente aspetto, assumendo quello attuale, caratterizzato da nuove zone umide, ampie fasce riforestate e una cascina interamente ristrutturata. Il percorso inizia presso il ponte sul fiume Oglio, tra i comuni di Calvatone e Acquanegra sul Chiese, dove potete parcheggiare nel piazzale di fronte all’ingresso della riserva.

RISERVA NATURALE TORBIERE DI MARCARIA

  • Partenza: Piazza Umberto I, Marcaria (Marcaria)
  • Arrivo: Piazza Umberto I, Marcaria (Marcaria)
  • Tempo di percorrenza: 1 ora
  • Lunghezza: 3 km

La riserva naturale Torbiere di Marcaria è una piccola zona umida racchiusa entro un paleomeandro del fiume Oglio, cioè un vecchio tracciato fluviale abbandonato dal fiume e situato a poca distanza dallo stesso.
La torbiera è stata sfruttata per l’estrazione della torba ad uso combustibile per circa un secolo, tra la metà dell’800 e la metà del ‘900.
Le Torbiere di Marcaria hanno assunto in questi ultimi anni una notevole importanza ornitologica per l’insediamento di una garzaia (colonia di aironi) che conta alcune centinaia di nidi su canneto, salice grigio e pioppi ibridi isolati.
Il nostro percorso inizia in Piazza Umberto I, dove potrete parcheggiare comodamente. Di fronte alla piazza, seguendo il cartello che segnala la riserva, in un minuto raggiungerete il suo ingresso.

Lungo il sentiero, potrete osservare i “laghetti” che si sono formati grazie all’escavazione della torba, ricchissimi di avifauna. Dopo qualche centinaia di metri, raggiungerete la torretta d’avvistamento, posta al limitare di un bosco creato dal parco ormai parecchi anni fa, e subito dopo, proseguendo lungo il sentiero, a sinistra troverete il capanno, che si trova proprio a vista su un laghetto, popolato da tantissimi uccelli.
Se volete, potete proseguire fino al termine del sentiero, dove è stato piantumato il primo bosco della riserva.
Ritornati sui vostri passi, alla torretta dovrete percorrere il sentierino che si addentra nel bosco, che vi porterà in breve a un’area attrezzata con tavoli e panche, proprio sotto l’argine maestro del fiume. Raggiunto l’argine, in pochi minuti raggiungerete la Piazza Umberto I.
La riserva è meta di tantissimi fotografi naturalistici, proprio grazie al grande numero di specie di uccelli presenti. Recentemente, sono stati segnalati e fotografati anche il capriolo e lo scoiattolo rosso.

LE MARGONARE – Percorso ciclo-pedonale nelle torbiere di Belforte tra Comuni di San Martino dall’Argine e Gazzuolo (MN)

  • Lunghezza: 11 km

Il percorso “Le Margonare”, della lunghezza di circa 11 chilometri, si snoda in gran parte su strade campestri sterrate e collega gli abitati di San Martino dall’Argine e Belforte alle “Torbiere di Belforte”, ampia area umida corrispondente a un antico meandro del fiume Oglio e profondamente modellata nel tempo dall’attività estrattiva della torba e dalla bonifica.

PERCORSI SUL FIUME GAMBARA A VOLONGO

  • Partenza: Ponte sul fiume Gambara (Volongo)
  • Arrivo: Ponte sul fiume Gambara (Volongo)
  • Tempo di percorrenza: percorso breve 30 minuti, percorso medio 75 minuti, percorso lungo 2 ore
  • Lunghezza: percorso breve 2,385 km, percorso medio 6,280 km, percorso lungo 9,347 km
  • Comuni interessati: Volongo

I tre percorsi che vi proponiamo, fanno parte di un progetto attuato dal parco qualche anno fa e precisamente: Interventi di Riqualificazione del corso d’acqua Gambara nel tratto ricadente nel Comune di Volongo (provincia di Cremona)

  • Percorso Breve – Verde
    Il percorso breve, indicato in verde nei cartelli, ha inizio dal ponte di Via Garibaldi, attraversa il Parco Didattico, e costeggia il bosco ripariale, per raggiungere l’impianto di fitodepurazione. Proseguendo, si raggiunge in pochi minuti il punto di partenza.
  • Percorso Medio – Azzurro
    Il percorso medio inizia dal ponte di Via Garibaldi e attraversa buona parte degli interventi di riqualificazione. Invece di scendere a destra verso la foce del Gambara nell’Oglio, dove troverete un’area attrezzata con panche, dovrete proseguire sull’argine, che percorrerete fino al punto di partenza.
  • Percorso Lungo – Arancio
    Il “percorso lungo” passa attraverso tutti gli interventi realizzati nell’ambito del progetto. Dal ponte di via Garibaldi a nord, si sviluppa verso sud passando attraverso la traversa in località Pista (raggiungibile da via Canton Bagnolo) per arrivare all’immissione del fiume Gambara nel fiume Oglio. Poco prima di immettersi, il fiume alimenta un piccolo specchio d’acqua in destra idraulica. Il tratto compreso tra l’immissione del Gambara e l’immissione del Molina, all’interno del quale ci si trova, è caratterizzato da una elevata valenza ambientale e paesaggistica.

Per chi volesse maggiori informazioni l’invito è quello di guardare il sito del Parco Oglio Sud dove è possibile trovare anche le carte dei persorsi, i suggerimenti enogastronomici, storici e culturali.

Se può essere utile: Scarica la Carta escursionistica (8,6Mb)

redazione@oglioponews.it

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