Sagra di Fossa: prima serata tra tradizione
e cultura. E c'è chi arriva da Monza...
La Sagra è stata aperta, all’interno della chiesa di Fossacaprara, che custodisce il più antico affresco in Diocesi di Cremona, da un convegno sul dialetto e su proverbi, con Paolo Zani, Costantino Rosa e Giuseppe Boles. GUARDA IL VIDEO
A volte il turismo “lento” passa anche dalle sagre. E’ il caso della Sagra di Fossa, che ha aperto venerdì a Fossacaprara la sua 21esima edizione e ha richiamato diverse presenze. Una anche da Monza Brianza, come testimonia il video che postiamo qui sotto e che rivela molto delle potenzialità, nelle quali l’Associazione Oltrefossa ha sempre creduto, di un evento come questo.
La Sagra di Fossa, pur con le limitazioni legate al Covid che hanno cancellato – come già nell’estate 2020 – Palio delle Contrade e sfide per il titolo italiano di Sburla la Roda, ha puntato tutto su gastronomia e cultura, senza dimenticare i giochi della tradizione. Ha infatti “resistito” il Battichiodo, un gioco popolare nel quale è necessario piantare chiodi in un’asse senza farsi male e nel più breve tempo possibile. A vincere, a tal proposito, è stato Alberto Savazzi di Viadana seguito da Paolo Formis di Casalmaggiore e da Giulio Ghezzi di Fossacaprara. I primi due classificati, peraltro, non sono carpentieri ma, pur da profani, sono riusciti a conquistare le posizioni di vertice.
La Sagra è stata aperta, all’interno della chiesa di Fossacaprara, che custodisce il più antico affresco in Diocesi di Cremona, da un convegno sul dialetto e su proverbi, con Paolo Zani, Costantino Rosa e Giuseppe Boles che, introdotti anche dall’assessore alla Cultura di Casalmaggiore Marco Micolo, hanno illustrato il progetto dei proverbi ormai sul punto di entrare nel vivo, con l’installazione delle targhe in bronzo che riportano i proverbi della tradizione casalasca fissata per inizio settembre.
Il menù ha fatto il resto, con i tradizionali Gnòc a la Mulinèra accompagnati da altri piatti “nostrani” come guancialini e trippa. Sabato alle 18 il convegno “Il fiume e il gioco: patrimoni da salvaguardare” aprirà la seconda serata, senza dimenticare il palio dei cavalli a dondolo – gioco introdotto per l’occasione e destinato a strappare più di un sorriso per la sua componente goliardica – mentre domenica il clou passerà dal pranzo raccontato delle ore 12 (subito dopo la Messa delle 11) e alle 18 dal convegno “Da Cremona e Fossacaprara: un fiume di musica”, con serata come sempre all’ombra del campanile, che sarà “incendiato” per l’occasione a conclusione della tre giorni festosa.
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