Ambiente

Presidio per il Chiese a Brescia,
si va avanti: la protesta non cessa

Nel frattempo, sempre sabato in assemblea è stato deciso di indire una Manifestazione pubblica da tenere sabato 11 settembre alle 15:30 presso la Piazza Paolo VI, luogo adiacente al Presidio, alla quale verranno invitati a partecipare in modo particolare tutti i 31 Sindaci del bacino idrografico del Chiese

Continua ad oltranza il presidio davanti alla Prefettura di Brescia dei difensori dell’integrità del fiume Chiese, contro chi lo vorrebbe trasformare nel collettore dei reflui di una parte del lago di Garda. Il Comitato di coordinamento del Presidio permanente controla nomina e le scelte del Commissario per il depuratore del Garda, Comitato Ambiente Territorio Basso Garda, Comitato Mamme del Chiese, Comitato Referendario Acqua Pubblica Brescia, la Federazione delle Associazioni che amano il Fiume Chiese ed il suo Lago d’Idro, il Tavolo Provinciale Basta Veleni ha deciso di non mollare. Il braccio di ferro va avanti: “Sino a che il presidente della Repubblica non ci darà ascolto”. Sabato alle 17 nell’area di Piazza Paolo VI a Brescia, adiacente il Presidio in atto, si è tenuta la pubblica assemblea dei volontari presidianti che dal 9 agosto scorso con turni di 3 ore e coprendo le 24 ore di ogni giorno hanno tenacemente e con morale altissimo tenuto vivo il Presidio di protesta e di informazione per opposizione ad ogni ipotesi di scaricare nel fiume Chiese la depurazione del lago di Garda. L’assemblea è stata voluta per raccogliere con la massima trasparenza le varie idee sul caso, ovvero sul presidio in atto, ed è emersa palesemente la volontà di proseguire ad oltranza con il presidio in questo luogo dell’ingresso principale della Prefettura che è anche sede del Commissario per la depurazione del Lago di Garda, che è il destinatario dell’eclatante protesta popolare. “Il PRESIDIO 9 AGOSTO SALVIAMO IL FIUME CHIESE continuerà – spiegano i presidianti – fino a che non avremo ricevuto una risposta soddisfacente dal Presidente della Repubblica, in relazione alla nostra lettera inviata al Presidente il 24 agosto, e quindi la protesta eclatante e popolare proseguirà fino a che la politica decisionale avrà dato un concreto segnale di radicale cambiamento rispetto alle scelte finora annunciate dal Commissario per la depurazione del Garda”. Nel frattempo, sempre sabato in assemblea è stato deciso di indire una Manifestazione pubblica da tenere sabato 11 settembre alle 15:30 presso la Piazza Paolo VI, luogo adiacente al Presidio, alla quale verranno invitati a partecipare in modo particolare tutti i 31 Sindaci del bacino idrografico del Chiese ma anche tutti gli altri Sindaci delle Province di Trento, Brescia e Mantova, a sostegno delle ragioni del Presidio 9 agosto, ovvero a sostegno della logica naturale per cui ogni depuratore consortile deve essere costruito e deve scaricare nei territori e quindi nei bacini afferenti agli stessi territori che ne usufruiscono. “Confidiamo – concludono i presidianti – pertanto nell’ampio sostegno a questa logica naturale da parte di ogni Comune di ogni Provincia bagnata del fiume Chiese”.

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