Musica e voci: Giorgio Bianchi
stabile, e cerca una strada
Sicuramente bisognerà avere tanta pazienza, e tanto coraggio. I suoi amici e tutte le persone che conoscono Giorgio e gli vogliono bene stanno cercando di metterci la prima. La seconda delle cose che servono ce la sta mettendo lui
Ascolta la musica che gli è più cara e le voci registrate degli amici, mentre ancora c’è un muro tra il mondo in cui è adesso e quello in cui ha vissuto. Le condizioni sono ancora gravi e la prognosi resta ancora riservata, ma le condizioni sono stabili e, a ormai quasi due settimane dall’incidente che lo ha visto coinvolto in montagna con quella rovinosa caduta sul tracciato che unisce il lago del Diavolo al rifugio Longo sui 2000 metri delle Alpi bergamasche, è un segnale di cui tenere conto. Un piccolo segno di speranza. Continua il suo difficile percorso Giorgio Bianchi, continua a tener duro all’ospedale di Bergamo dove è ricoverato dal 19 agosto scorso. E’ presto per capire per quanto ne avrà. Sicuramente bisognerà avere tanta pazienza, e tanto coraggio. I suoi amici e tutte le persone che conoscono Giorgio e gli vogliono bene stanno cercando di metterci la prima. La seconda delle cose che servono ce la sta mettendo lui. Insieme a una tenace voglia di lottare pur in un orizzonte ancora distante. In quell’orizzonte però, seppur lontano, arrivano le musiche e arrivano le voci. Le sta ascoltando e attraverso quelle sta cercando di trovare una strada per tornare ai suoi spazi quotidiani.
N.C.