Cronaca

Giorgio Bianchi a Fontanellato
"Sembra che ci percepisca"

"Da lunedì - ci racconta uno dei suoi amici che è andato a trovarlo - è stato trasferito a Fontanellato in questa struttura riabilitativa, è ancora in una situazione non vigile. E' la prima volta che lo vedo da quando c'è stato l'incidente"

E’, da lunedì, ricoverato al Centro Cardinal Ferrari di Fontanellato, uno dei Centri più importanti in Italia specializzato nel traumi a lungodegenza, quelli che richiedono un percorso riabilitativo lungo, difficile e importante, Giorgio Bianchi. E’ stato trasferito dall’ospedale di Bergamo, dove era ricoverato dal 19 agosto scorso, nel centro della città in provincia di Parma dove si farà tutto il possibile per il suo recupero.

Giorgio Bianchi era precipitato durante un’escursione in montagna in territorio di Carona, sulle Alpi Orobie della bergamasca a 2000 metri mentre, in compagnia di un amico stava facendo ritorno al rifugio Longo, dove era alloggiato dal Lago del Diavolo. Subito le sue condizioni erano apparse molto serie per i numerosi traumi subiti. In ospedale a Bergamo in terapia intensiva ha lottato con vigore e adesso – terminata la fase del pericolo di vita e della sopravvivenza – si cercherà di curarlo.

Giorgio – Jorge – Bianchi ha mostrato, in questo mese di ospedale, di essere estremamente combattivo. E’ stato sull’orlo del baratro, ha subito più di un intervento e non è mai stato lasciato solo da papà Franco, agricoltore residente a Motta San Fermo, da mamma Annunciata, da Elena e dai tanti amici che, pur non potendolo vedere, si sono prodigati – anche continuando stargli vicino per come potevano – a stimolarlo in un risveglio che ancora non c’è stato, ma che si spera prima o poi ci sarà.

“Da lunedì – ci racconta uno dei suoi amici che è andato a trovarlo – è stato trasferito a Fontanellato in questa struttura riabilitativa, è ancora in una situazione non vigile. E’ la prima volta che lo vedo da quando c’è stato l’incidente. Ho notato qualche piccolissimo segno, qualche leggero movimento degli occhi, come se stesse ascoltando”. Nonostante tutto, sembra che, al di là del muro del post incidente, qualche lievissima reazione ci sia. E quel muro – gli amici e i familiari non hanno dubbi – prima o poi verrà giù perché Giorgio tornerà tra le persone che gli vogliono bene.

N.C. 

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