Castelli di notte: Roccabianca,
Sissa e San Secondo si mostrano
Si potrà partecipare solo con green pass e mascherina, con prenotazione unica all’indirizzo labassafortificata@gmail.com
Tre castelli della Bassa Parmense si mettono insieme dando vita, tra fine ottobre e inizio novembre. ad un weekend lungo fatto di visite notturne, suggestioni e cultura. I manieri sono quelli di San Secondo Parmense, Roccabianca e Sissa Trecasali con l’organizzazione che vede unite le associazioni Corte dei Rossi di San Secondo, Consorteria Dimore Storiche Minori, Everelina e Flumen Temporis con il patrocinio delle amministrazioni comunali dei centri coinvolti. Si parte sabato 30 ottobre, a San Secondo, con “Arte e Suggestioni in Rocca”, spettacolare visita guidata in notturna che vedrà protagonista, come sempre, la Corte dei Rossi. Domenica 31 ottobre, invece, spazio a “Roccabianca in notturna” con visite, dalle 19 alle 23 (ogni ora) alla Rocca dei Rossi di Roccabianca. Infine, lunedì 1 novembre, a Sissa, appuntamento con “La Rocca e il borgo di Vittoria Terzi” con visite dalle 18 alle 22. Sarà una occasione per andare alla scoperta di tre importanti dimore ricche di storia e dal passato glorioso. La Rocca di San Secondo Parmense fu prima fortezza medievale e poi sfarzosa residenza rinascimentale e fu abitata da una delle famiglie più illustri del Parmense: quella dei Rossi. Conserva un impianto decorativo magniloquente, un autentico archivio illustrato delle vicende di una tra le più importanti famiglia parmensi. All’interno della Rocca si trova superba la Sala delle Gesta Rossiane; suggestivo e unico, poi, il racconto, in 17 riquadri, dell’Asino d’Oro di Apuleio. La Rocca dei Rossi custodisce interventi artistici di allievi di Giulio Romano, Baglione, Samacchini, Bertoja, Procaccini, Paganino. Il Castello di Roccabianca, a due passi dal Grande fiume, fu costruito attorno alla metà del Quattrocento per l’amata Bianca Pellegrini dal Magnifico Pier Maria Rossi. E’ il Castello degli innamorati e degli amanti e proprio dalla storia d’amore tra Bianca e Pier Maria tra origine il nome stesso del paese. La lunga vicenda amorosa di Pier Maria con la bellissima milanese Bianca, parallela alle nozze ufficiali con Antonia Torelli vive ancora oggi tra le mura dell’antico castello. A parlare di Bianca Pellegrini è l’intero maniero a partire dallo stemma parlante proprio a Bianca dedicato: una torre su cui poggia un falco pellegrino, ai lati ha due bastoni da viandante con piccole borse appese. Fedeltà, amore, spirito di dedizione, pazienza sono virtù cantate nei cicli affrescati. Il maniero custodisce, tra l’altro, la celebre Camera di Griselda con la ricostruzione moderna del ciclo pittorico ispirato alla centesima novella del Boccaccio, mentre dal mastio, nelle giornate più soleggiate e limpide, si possono osservare il Torrazzo di Cremona e i campanili che popolano la pianura cremonese e parmense. Per quanto riguarda infine Sissa, Il complesso fortificato eretto probabilmente nel secolo XIV dai Terzi che ne erano feudatari, fu più volte modificato in ordine alle esigenze difensive dei vari periodi storici, ma ha conservato intatto il torrione, che sovrasta due ali più basse che hanno modificato le preesistenti strutture medioevali. Dalla seconda metà del Cinquecento in poi la parte esistente delle vecchie murature subisce numerosi riadattamenti sino ad assumere nel Settecento la tipica impronta di residenza signorile. Nella salita al mastio è possibile ammirare il raro meccanismo in ferro dell’orologio da torre voluto dai Terzi e databile tra il 1450 e il 1550. Composto da due treni, rispettivamente per il tempo e la suoneria movimentati dalla caduta di pesi, è dotato di un sistema di scappamento a verga, caterina e bilanciere. Molto rari i graffiti che si possono ammirare nell’ambiente sottostante la cella campanaria del mastio, adibito ad hospitale per i pellegrini a partire dalla seconda metà del ‘400 per volere di Apollonio Terzi. Sissa si trovava, infatti, su un percorso alternativo che collegava la Lombardia con Parma riallacciandosi alla via Francigena e alla via di Linari.La campana che si trova all’interno della torre venne fusa nel 1548 per volere di Francesco e Panfilo Terzi. Originariamente movimenta meccanicamente e decorata con icone e versetti del Vangelo di Giovanni, aveva la funzione, assieme all’orologio, di scandire il tempo delle attività istituzionali, oltre che quelle nei campi e nei mercati. All’interno le sale presentano decorazioni ed affreschi; di notevole interesse è il grande affresco dell’ex sala consiliare, opera meritevole ma poco conosciuta di Sebastiano Galeotti (n.1676 – m.1741). Si potrà partecipare alle tre serate nella Bassa Parmense solo con green pass e mascherina, con prenotazione unica all’indirizzo labassafortificata@gmail.com. Con l’auspicio che simili iniziative, a beneficio di tutti i territori compresi tra la pianura emiliana e lombarda, vengano estese e condivise, anche attraverso la creazione di pacchetti turistici ad hoc, coinvolgendo anche i castelli e le dimore storiche, pubbliche e private, del Mantovano e del Cremonese, in particolare quelle delle terre dei Gonzaga. Il rilancio dei nostri territori deve necessariamente passare anche attraverso progetti comuni che vadano oltre i confini regionali e provinciali.
Paolo Panni, Eremita del Po