Cronaca

Secondo furto all'Ateneo a 3 settimane
dal primo: 5000mila euro il bottino

Arrabbiata e piuttosto incredula (pensava di aver già pagato pegno a dicembre) Elena Monteverdi: "Non so più che dire. E' il secondo furto che subisco in 20 giorni. So che non è stato l'unico qui nei dintorni. Non sappiamo più come difenderci". GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

Sapevano cosa prendere e soprattutto come muoversi con circospezione e senza lasciare evidenti tracce. Una banda – probabilmente – di specialisti quella che ha colpito, nella notte tra giovedì e venerdì, l’attività di acconciature Ateneo di Elena Monteverdi, in via Baldesio a 50 metri da piazza Garibaldi. E’ il secondo furto ravvicinato. I ladri gli erano entrati in negozio già nella notte tra il 23 e il 24 dicembre: allora avevano forzato, forse con un piede di porco, l’ingresso e, una volta dentro avevano arraffato due rasoi, un paio di piastre ed il fondo cassa (pochi spiccioli) conservati nel cassetto. I malfattori avevano meso tutto sottosopra e prima di andarsene avevano fumato e preso un caffé in negozio.

Questa volta è diverso. Se non nella rabbia di Elena che è la stessa della prima volta, nelle modalità. I ladri hanno agito nella notte tra giovedì e venerdì con una precisione chirurgica. Sono entrati dalla parte alta della vetrina, si sono calati dentro ed una volta dentro hanno preso gli oggetti di maggior valore, piastre per capelli e prodotti, lasciando quelli che valevano meno. Sapevano cosa scegliere ed infatti hanno asportato i prodotti con più vendibilità e valore commerciale, per un danno vicino ai 5 mila euro (oltre al costro della vetrina che dovrà essere sistemata. Anche il negozio ha meno danni e meno confusione del primo furto. A parte le impronte sul divano i ladri non hanno lasciato altre evidenti tracce.

“Il giorno prima – ci racconta Elena – avevo notato la parte alta della vetrina lesionata. Ho subito pensato a un atto vandalico perché ultimamente se ne sentono tanti, ed ho chiamato i Carabinieri. Ho pure pensato che se non fosse stato l’atto vandalico, avrebbe potuto essere un danno del primo furto del quale non mi ero accorta. Domattina attendo il vetraio per la sistemazione della vetrina, oggi (ieri per chi legge, ndr) ho dovuto lavorare al secondo piano perché nel primo c’era freddo per le clienti”.

Arrabbiata e piuttosto incredula (pensava di aver già pagato pegno a dicembre) Elena Monteverdi: “Non so più che dire. E’ il secondo furto che subisco in 20 giorni. So che non è stato l’unico qui nei dintorni. Non sappiamo più come difenderci”.

N.C.

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...