Cronaca

Rive Gauche Casalmaggiore Piadena:
"Vicini al nostro ospedale Oglio Po"

"Chiediamo alla politica che lavora nelle istituzioni di chiedere un incontro con Ats Valpadana , l’ agenzia di tutela della salute la cui competenza territoriale è riferita a Asst Cremona e Asst Mantova perche unisca le forze e crei una rete, per sopperire alla mancanza di personale visto che il nostro ospedale viene utilizzato sia dall’utenza Cremonese-Casalasca sia dall’utenza Mantovana-Viadanese"

Solidarietà a tutti i lavoratori dell’ospedale Oglio Po e vicinanza. L’ha voluto esprimere il Circolo di Rive Gauche di Casalmaggiore e Piadena intanto che lo stesso ospedale, e dagli inizi di gennaio, non è più Covid Free e la situazione si fa più complessa. Bloccate le visite, in forse gli interventi leggeri programmati, l’emergenza è anche questa.

Il Circolo Prc Rive Gauche casalasco-piadenese ha voluto fare una foto davanti al nostro ospedale per far sentire la nostra vicinanza a tutto il personale, dai primi di gennaio l’Oglio Po non è più covid free e da qualche giorno sono state anche sospese le visite ai pazienti, si ritorna alla situazione dell’inizio pandemia anche se, fortunatamente, meno complicata visto che i ricoveri, per ora, sono pochi, ma già stanno slittando interventi programmati .

Vogliamo far sentire la nostra solidarietà a tutto il personale e ribadire quanto il nostro nosocomio sia importante e strategico territorialmente, essendo ospedale a confine con le due province Cremona e Mantova che copre un bacino d’utenza che supera le 80.000 persone. Il valore del nostro ospedale è stato riconosciuto nei momenti di urgenza quando, a inizio pandemia, si sono accolti decine di malati covid 19, in marzo 2021 è accaduta la stessa cosa, il personale con poche ore di preavviso, ha riorganizzato i reparti per accogliere di nuovo pazienti contagiati. Quando si ritorna “alla normalità” però veniamo ancora dimenticati e si continuano a dirottare interventi, ricoveri pediatrici, ricoveri psichiatrici, visite ed esami a Cremona. L’importanza del nostro nosocomio non deve essere riconosciuta ad intermittenza, quando fa comodo, ecco perché dei nostri striscioni, nella foto, con gli slogan “Viva Oglio Po “ – “basta tagli – solo investimenti “.

Quest’anno sarà per l’ospedale un anno cruciale, dopo chiusure e depotenziamenti ora serve un cambio di rotta, un piano di rilancio che attiri utenza e in primis personale medico ed infermieristico, serve che ginecologia ritorni h24 insieme a psichiatria, serve che pediatria torni a funzionare a pieno regime, serve un ambulanza con medico e personale formato per trasportare le donne gravide sino a Cremona, serve più personale per diminuire i tempi di attesa per esami, visite specialistiche ed interventi. Asst e Regione Lombardia hanno sempre smentito le voci sulla chiusura o vendita ai privati è ora di dimostrare che le loro intenzioni sono diverse da quelle che temiamo, serve pensare a lungo termine ed attivare un vero e proprio piano di rilancio. Se la Regione Lombardia ha trovato 330 milioni di euro per costruire un nuovo ospedale a Cremona, a nostro parere un operazione non necessaria, si possono trovare risorse anche per un piano di investimento su Oglio Po .

Vogliamo lanciare un appello a tutti i sindaci e a tutte forze politiche del territorio, rivolgendosi in particolar modo ai sindaci dei due comuni piu grandi e capofila Bongiovanni e Cavatorta che, sulle tematica ospedale si esprimono di rado o a cose fatte: tenuto conto che diversi utenti di Oglio Po risiedono nella provincia di Mantova perche non attivare, come già si doveva fare con la costituzione dell’ambito distrettuale sperimentale, una vera e propria rete e usufruire anche dei medici del Poma, in riferimento a quelle figure professionali per le quali c’è carenza ? Chiediamo alla politica che lavora nelle istituzioni di chiedere un incontro con Ats Valpadana , l’ agenzia di tutela della salute la cui competenza territoriale è riferita a Asst Cremona e Asst Mantova perche unisca le forze e crei una rete, per sopperire alla mancanza di personale visto che il nostro ospedale viene utilizzato sia dall’utenza Cremonese-Casalasca sia dall’utenza Mantovana-Viadanese. Come ripetiamo da sempre è un diritto di tutti i cittadini e le cittadini del comprensorio Oglio Po, farsi curare nel proprio ospedale“.

N.C.

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