Economia

Distretti industriali Cr e Mn, segnali
di ripresa per l'export nel 2021

I dati del "Monitor distretti" di Intesa Sanpaolo relativi al periodo gennaio-settembre del 2021.

L’export dei distretti industriali lombardi e del territorio cremonese mostra segnali di ripresa. Il dato emerge dal “Monitor distretti” di Intesa Sanpaolo relativo al terzo trimestre del 2021. A livello regionale, le esportazioni dei distretti nei primi nove mesi dello scorso anno sono aumentate del 24,2% rispetto allo stesso periodo del 2020, pesantemente segnato dagli effetti della pandemia, e del 4,3% nel confronto con il 2019.

Mostrano un significativo recupero 14 distretti industriali su 23 monitorati, che chiudono i primi nove mesi del 2021 oltre i livelli del 2019. Bilanci positivi anche per i distretti che insistono sulla nostra provincia e su quella mantovana. Il comparto “Carni e salumi di Cremona e Mantova” ha registrato nel periodo considerato esportazioni per 209 milioni di euro, contro i 189 dello stesso periodo del 2020 e i 170 del 2019 (+22,8%). Il “Lattiero-caseario della Lombardia sud-orientale” evidenzia un export di 695 milioni, rispetto ai 602 di gennaio-settembre 2020 e 613 del 2019 (+13,4%). Buoni risultati anche per il “Legno di Casalasco-Viadanese” che passa dai 99 milioni dei nove mesi del 2019 ai 110 dello stesso periodo del 2021 (+11,9%) e per il “Metalmeccanico del basso mantovano” (export a quota 828 milioni, +7,5% nel confronto con il 2019).

In generale, il report di Intesa Sanpaolo evidenzia come la filiera dell’agroalimentare, particolarmente attivata nel 2020, abbia continuato il suo trend di crescita anche nello scorso anno.

I mercati in cui l’export lombardo ha registrato la maggiore crescita in valore sono stati la Cina (+262 milioni rispetto al 2019), la Francia (+215 milioni), la Germania (+163 milioni) , la Turchia (+110 milioni), la Polonia (+105 milioni) e i Paesi Bassi (+103 milioni).

Secondo le previsioni del “Monitor distretti” sulla base dei dati relativi agli ultimi mesi del 2021, lo scorso anno si chiuderà con nuovi livelli record per l’export industriale lombardo. Le prospettive per il 2022 restano quindi positive, “anche se – si legge nel rapporto – rincari delle commodity, interruzioni delle forniture e recrudescenza della pandemia rappresentano tre punti di attenzione che potrebbero rallentare, anche se solo in parte, lo slancio della domanda mondiale nella prima parte dell’anno”.

Guido Lombardi

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