San Giovanni, il patto per la lettura:
"Nel solco anche di Mario Lodi"
Al Patto possono aderire anche singoli cittadini e tutti coloro che condividono l’idea che la lettura, declinata in tutte le sue forme, sia un bene comune su cui investire per la crescita culturale dell’individuo e della società. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1
Sabato 19 febbraio 2022 alle ore 10, presso la Sala Consiliare del Comune di San Giovanni in Croce si è tenuta la sottoscrizione ufficiale del Patto per la Lettura, un accordo proposto dall’Amministrazione Comunale a tutti gli attori educativi, culturali, sociali, pubblici o privati, attivi nei propri confini e coinvolti in attività di promozione alla lettura.
Il Patto per la Lettura è infatti uno strumento promosso dal Centro per il Libro e la Lettura “CEPELL”, istituto autonomo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e Turistiche, con lo scopo di attuare azioni e progetti di promozione del libro e aumentare i lettori, uno strumento indispensabile per esercitare una cittadinanza piena e responsabile come mezzo di conoscenza, di accesso all’informazione e come elemento di coesione e inclusione sociale contro la povertà educativa.
Il Patto, sottoscritto nell’ambito del progetto nazionale Città che legge, titolo che il Comune casalasco ha conseguito nel 2020 grazie alla quantità e alla qualità delle proposte culturali messe in campo, intende quindi creare una “rete territoriale” per la lettura, alla quale potranno aderire e dare il proprio contributo soggetti pubblici e privati, istituzioni culturali, il mondo della scuola, imprese, professionisti, associazioni, gruppi di cittadini, giovani, che vogliono impegnarsi per ideare e sostenere progetti condivisi.
“In questo frangente storico – ha detto il sindaco Pierguido Asinari – in cui tutto è veloce, talvolta approssimativo, si sente il bisogno di approcciarsi a quello che è ancora fra gli strumenti principali di conoscenza, ossia il libro. All’interno di questi muri, dove siamo noi adesso, poco più di settant’anni fa ha iniziato il suo percorso di maestro Mario Lodi, di cui l’altro ieri si è inaugurato l’anno del centenario dalla nascita, alla presenza del Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi.
E quindi quale luogo migliore per poter sottoscrivere questo patto per la lettura, che come Comune abbiamo fortemente voluto, dopo il prestigioso riconoscimento nazionale di ‘Città che legge’, giunto lo scorso anno. Dopo Cremona, siamo i primi in provincia a dotarci di questo fondamentale strumento. E quindi lasciatemi ringraziare lo straordinario gruppo che è al mio fianco, ragazze che con passione, competenza, serietà e tanta qualità ci consentono di raggiungere questi importanti traguardi, nel segno della cultura e della sua fruizione da parte di tutti”.
“Al Patto possono aderire anche singoli cittadini e tutti coloro che condividono l’idea che la lettura, declinata in tutte le sue forme, sia un bene comune su cui investire per la crescita culturale dell’individuo e della società – prosegue Asinari – un mezzo straordinario per l’innovazione e lo sviluppo economico e sociale della città, operando con azioni coerenti, costruttive, democratiche, partecipative”.
Il Patto, dopo essere stato presentato, è stato sottoscritto, oltre che dal sindaco Asinari, da Paola Premi, dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Dedalo 2000, Don Diego Pallavicini Parroco dell’Unità Pastorale “Mons. Antonio Barosi”, Fabio Lodi Rizzini, presidente Pro Loco, dal Gruppo di Lettura “I lettori del Vascello”, e da diversi soggetti privati come Francesca Lenti, per Charta Cooperativa Sociale Onlus che ha in gestione le attività della Biblioteca Comunale, Alessandro Portesani, presidente Cooperativa Sociale Il Cerchio che ha attualmente in gestione i servizi extrascolastici e l’Asilo Nido Vidoni, Maria Rosa Mazzotti, titolare della Cartolibreria Libri e Giochi e Zaira Camozzi, titolare dell’omonima edicola a San Giovanni in Croce.
Il Patto in dieci punti
1. È uno degli strumenti per rendere la lettura un’abitudine sociale diffusa, riconoscendo il diritto di leggere come fondamentale per tutti i cittadini.
2. Si fonda su un’alleanza tra tutti i soggetti che individuano nella lettura una risorsa strategica ed è aperto alla partecipazione di chi condivide l’idea che leggere sia un valore su cui investire.
3. Punta ad avvicinare alla lettura chi non legge e a rafforzare le pratiche di lettura nei confronti di chi ha con i libri un rapporto sporadico, per allargare la base dei lettori abituali.
4. Punta a stimolare il protagonismo dei lettori come propagatori del piacere di leggere.
5. Punta ad aiutare chi è in difficoltà: leggere nelle carceri, negli ospedali, nei centri di accoglienza, nelle case di riposo è un’azione positiva che crea coesione sociale.
6. Promuove la conoscenza dei luoghi della lettura e delle professioni del libro.
7. È un moltiplicatore di occasioni di contatto con i libri nei diversi luoghi e momenti della vita quotidiana.
8. Lavora utilizzando stili, tempi e modalità opportunamente progettati e opta per azioni continuative.
9. Sperimenta nuovi approcci alla promozione della lettura e si propone di valutare rigorosamente i risultati e gli effetti prodotti.
10. Crede che la lettura sia una delle chiavi per diventare cittadini del mondo.
redazione@oglioponews.it (foto e video Alessandro Osti)