Cronaca

Rotary COP e POC, conviviale
con Paolo Segalla e Senghor

Segalla ha parlato del premio letterario: «Nacque dopo il primo anno di vita della comunità sul tema dell’identità giovanile: è un premio aperto a tutti, d’altra parte la stessa comunità deve aprirsi per non essere prigione. La prima edizione del 2019 andò benissimo, poi abbiamo dovuto saltare due edizioni causa pandemia, ora ripartiamo per quella che è la seconda edizione»

Dopo due anni di pausa causa Covid torna il premio letterario Senghor, mentre anche per l’omonima comunità ospitata a Vicoboneghisio ci sono belle novità: presto potrebbe tornare ad accogliere ragazzi in difficoltà grazie all’accordo con una nuova cooperativa.

Di tutto questo ha parlato Paolo Segalla, l’anima di Senghor, in una conviviale online organizzata dai Rotary Club Casalmaggiore Oglio Po e Piadena Oglio Chiese.

Ad introdurla le parole del presidente del “Cop” Luigi Borghesi, il quale ha ricordato come la guerra in corso in Ucraina sia iniziata proprio nel mese che il Rotary dedica alla pace e alla prevenzione delle guerre, prima di presentare il relatore: Paolo Segalla è dottore agronomo, dal 1990 al ’99 ha operato in cooperazioni internazionali in tutto il mondo, in particolare in Africa, occupandosi di educazione agricola, sicurezza alimentare e microimprese. Dal ’99 al 2007 è stato direttore dell’ufficio agricoltura del Consorzio Casalasco del Pomodoro, e da allora è libero professionista, occupato nella gestione di progetti di sviluppo delle imprese (sempre nel campo dell’agricoltura), anche se non disdegna nuove missioni brevi nei paesi in via di sviluppo.

Ma venendo al tema della serata, assieme alla moglie ha fondato la comunità per minori Senghor a Vicoboneghisio, e sempre all’ex presidente del Senegal ha intitolato nel 2019 il premio letterario rivolto ai giovani.

Segalla ha iniziato parlando di come nacque la comunità: «Avevamo un grosso stabile, composto da una vecchia stalla con fienile dismessa e abbiamo pensato di ristrutturarla per ricavarvi la sede per una comunità per minori. Abbiamo iniziato nel 2017-2018 accollandoci costi elevati e un mutuo. La struttura è bella, nuova, con camere per i ragazzi, un salone e un parco di circa un ettaro pieno di alberi. È in paese a nel contempo vicino ai campi. L’idea iniziale era di gestirla direttamente, ma io e mia moglie abbiamo capito che era necessaria una elevata professionalità, quindi l’abbiamo affidata a una cooperativa di Cremona. Eravamo comunque coinvolti nella gestione, e così sono trascorsi tre anni nei quali sono transitati 40 ragazzi, tutti adolescenti tra i 14 e i 18 anni, quelli che più difficilmente trovano famiglie che li ospitino in affido. Un’esperienza straordinaria: il paese si è riempito di ragazzi molti dei quali restano amici».

Poi la collaborazione con la cooperativa si è interrotta perché sono emerse vedute differenti, ma spero di poter ripartire presto con una nuova cooperativa.

Quindi Segalla ha parlato del premio letterario: «Nacque dopo il primo anno di vita della comunità sul tema dell’identità giovanile: è un premio aperto a tutti, d’altra parte la stessa comunità deve aprirsi per non essere prigione. La prima edizione del 2019 andò benissimo, poi abbiamo dovuto saltare due edizioni causa pandemia, ora ripartiamo per quella che è la seconda edizione».

«Il tema guida del 2022 – ha proseguito Paolo Segalla – è l’amore come strumento di crescita, di autoscoperta. Ci diamo un libro di riferimento che è “Le vite nascoste dei colori” di Laura Imai Messina, una storia d’amore tra due ragazzi che si svolge in Giappone, dove vive l’autrice. Sono previsti premi in denaro ai tre vincitori e premi offerti da CeramicArte per le prime tre opere di ciascuna categoria, e la pubblicazione delle prime 10 (in totale 30) su un libretto che sarà realizzato. Ci sono poi progetti correlati: un corso di scrittura autobiografica (una tecnica straordinaria di autoanalisi) e la presenza di un’attrice che leggerà nelle scuole brani selezionati del libro citato. Dopo aver aperto le porte del concorso a tutta Italia, la nuova sfida è localizzare il lavoro nel nostro territorio per evitare che il premio risulti qualcosa di estraneo.

Le categorie sono 3: testi scritti per 14-16enni e per 17-19enni e fumetti e altre tecniche (disegni, fotografia,

video, musica rap eccetera) in categoria unica. Le opere vanno inviate entro il 31 marzo all’indirizzo concorsosenghor@gmail.com, info al 331-2800183. I testi sono in forma libera massimo tre cartelle (5400 battute). Una commissione analizzerà le opere entro fine aprile e il 14 maggio ci sarà la premiazione.

Entrambi i Rotary club si sono detti ben disposti a sostenere il progetto.

V.R.

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