Cronaca

Si è spento Orazio Vezzosi, fotografo
d'Atletica d'origine casalasca

Carlo Stassano: "Sì, Orazio era nativo di Casalmaggiore, per la precisione della frazione di Vicobellignano, ed anche se sin da bambino la Sua Famiglia s'era trasferita nel milanese, le Sue radici l'hanno ricondotto, appena possibile, e con tanto affetto, nella nostra e nella Sua Terra"

Il presidente Gianni Mauri, il Consiglio Regionale FIDAL Lombardia e tutta l’atletica della regione si stringono con affetto alla moglie, al figlio e ai nipoti di Orazio Giovanni Vezzosi: è scomparso l’apprezzato fotografo milanese con radici casalasche. Orazio Vezzosi negli ultimi anni era una figura onnipresente sui campi dell’atletica milanese ma la passione atletica (soprattutto giovanile) divampata in lui l’aveva portato a seguire le competizioni giovanili anche al di fuori della provincia di Milano: per FIDAL Lombardia era stato “l’occhio” sul campo di due manifestazioni Cadetti/e dello scorso autunno, i Campionati Italiani di Parma e la finale regionale dei Societari di Clusone (Bergamo).

Le esequie sono state celebrate ieri presso la parrocchia San Martino a Cusano Milanino (Milano): “Orazio Vezzosi – spiega Davide Viganò per il Comitato Provinciale FIDAL Milano – iniziò a collaborare con il nostro Comitato 5 anni fa, poco dopo l’insediamento alla presidenza di Paolo Galimberti. Merito dell’attuale vicepresidente Tito Gilberti, che lo aveva visto all’opera e conosciuto in una manifestazione sportiva a Cusano Milanino, dove Orazio viveva, anche se era originario di Casalmaggiore. Evidentemente l’atletica era nel suo destino. In pochi anni ha saputo diventare un punto di riferimento per tutta la nostra atletica, amato dai ragazzi e apprezzato da genitori e tecnici, sempre pronto con le sue macchine fotografiche a riprendere gare, volti ed emozioni. I suoi album fotografici, pubblicati sulla nostra pagina Facebook, sono diventati un elemento fondamentale al pari dei risultati. Ha saputo entrare nel cuore di tutti facendosi piccolo con la modestia e la disponibilità dell’ultimo arrivato, facendosi grande con la professionalità di chi sa entrare in sintonia con il soggetto fotografato“.

A ricordarlo anche il presidente dell’Atletica Interflumina Carlo Stassano: “Sì, Orazio era nativo di Casalmaggiore, per la precisione della frazione di Vicobellignano, ed anche se sin da bambino la Sua Famiglia s’era trasferita nel milanese, le Sue radici l’hanno ricondotto, appena possibile, e con tanto affetto, nella nostra e nella Sua Terra. Grazie al Presidente Gianni Mauri ed a Tito Gilberti per aver riconosciuto in Lui l’Uomo che, solo con una passione infinita e nulla chiedere, desiderava  collaborare  per fare felici gli Atleti con i Suoi scatti, con il Suo intuito, con la Sua immancabile presenza fotografica.

Ho avuto il privilegio di incontrare e conoscere Orazio solo pochi anni fa, sui Campi di Atletica Leggera e diventarne immediatamente Amico per la Sua innata cordialità, capacità al dialogo, disponibilità al confronto e all’ascolto. Appena poteva ci ha seguito venendo a Casalmaggiore, non solo per amore verso l’Atletica ma proprio verso i Bambini, i Ragazzi e le attività ludico-educative che Lui stesso amava. Ed è stato facile per Marco, per Daniele, per Amilcare, per Francesca ma anche per Jasmine, per Rayan e moltissimi altri nostri atleti ed atlete considerare Orazio proprio come uno di noi, coinvolgerlo nella complicità del Campus quando, in piena pandemia, ha accettato d’essere chiamato l’Ispettore inviato dall’ATS per verificare se tutti noi rispettavamo le regole… i famosi DPCM che tanta paura incutevano.

Ci mancherà moltissimo, ci mancheranno la Sua semplicità, il Suo buon umore, la Sua Amicizia, la Sua delicatezza, il Suo contatto  affettuoso verso gli Atleti. Pochissimi giorni fa, era il 25 febbraio, ha avuto la forza di scrivermi: “Carissimo Carlo, sono ricoverato presso l’Hospice il Tulipano e purtroppo il mio stato di salute generale peggiora di giorno in giorno, non sono più autonomo quasi totalmente e riesco a malapena a mangiare da solo. Mia moglie mi assiste il più possibile in questa struttura quasi tutto il giorno e torna a casa la sera per riposarsi. Ho tantissimi atleti e tecnici che mi sono affettuosamente vicini. Sono stato felice di poterti conoscere. Un abbraccio. Ciao Orazio”

Ci uniamo alle parole, ai sentimenti, all’Amore del Figlio Marco e ci strugge il cuore nel pensare alla moglie di cui parlava in continuazione venendo a Casalmaggiore, preoccupato di non trascurarla perchè Lei aveva bisogno del Suo sostegno. Ora, caro Orazio, la sosterrai dall’alto con il Tuo sorriso… e questo, ne sono certo, tutta la Tua Famiglia lo sente. Un ABBRACCIO da tutti noi, ORAZIO, dalla Tua INTERFLUMINA“.

redazione@oglioponews.it

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