Fanghi in agricoltura,
Zolezzi (M5S) scrive ai Prefetti
"Questa è solo una prima iniziativa, ne seguiranno delle altre perché l'attenzione deve continuare a restare alta" annuncia Zolezzi. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1
“In una lettera indirizzata ai prefetti di Pavia, Milano, Lodi, Mantova, Cremona e Brescia, con il gruppo Movimento 5 Stelle Lombardia, abbiamo chiesto di porre attenzione sulla problematica dell’utilizzo dei fanghi di depurazione e dei gessi di defecazione in agricoltura – dichiara il deputato del Movimento 5 Stelle Alberto Zolezzi. Le notizie di cronaca – sempre più allarmanti , e le numerose segnalazioni da parte dei cittadini, le gravi e inevitabili ripercussioni a livello socio-sanitario, ambientale ed alimentare connesse alla problematica del trasporto e dell’utilizzo di tali fertilizzanti non possono essere ignorate” – si legge nella lettera.
“Abbiamo, dunque, chiesto alle prefetture, che sono maggiormente interessate alla gestione dei controlli dei gessi e dei fanghi in agricoltura, di costituire un tavolo di coordinamento tra le Autorità competenti, rappresentanti dei cittadini, esperti e funzionari del mondo agricolo, ambientale e di gestione delle risorse (in particolare servizi del suolo), per trovare soluzioni concrete per migliorare la vivibilità dei Comuni limitrofi ai campi, nonché garantire l’efficacia dei controlli – aggiunge Zolezzi.
I fanghi prodotti dal processo di depurazione delle acque reflue urbane sono da tempo utilizzati come fertilizzanti in agricoltura. Quegli stessi fanghi di depurazione sono a tutti gli effetti dei rifiuti e, in quanto tali, essi sono disciplinati dal D.L.vo 152/06 e s.m.e.i. Il gesso di defecazione, diversamente, è un derivato dai fanghi, ma se ne distingue per la presenza di correttivi chimici che rendono la richiamata normativa non applicabile e in sostanza Il 95% dei Fanghi viene trasformato in gessi proprio per perdere la tracciabilita’ e 14 regioni inviano i Fanghi in Lombardia che vede peggioramento della eutrofizzazione delle falde del 900% (9 volte di piu ) dal 2015 al 2019 secondo Arpa. Questa è solo una prima iniziativa, ne seguiranno delle altre perché l’attenzione deve continuare a restare alta” conclude Zolezzi.
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